Ospite del Workshop Ambrosetti a Cernobbio, il presidente della Bce ricorda al governo gli impegni per il risanamento. Il ministro degli Esteri: "Garantiremo parità di bilancio nel 2013". Tremonti ottimista: "La lotta all'evasione coprirà ampiamente i saldi". Commissione Bilancio al lavoro sugli emendamenti alla manovra: resta il numero chiuso per la farmacie
ROMA - L'Italia torna a guardarsi negli occhi con un'Europa preoccupata per le incertezze della manovra e del piano di risanamento del Paese. Gli occhi, e soprattutto le parole, sono quelle di Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, ospite del Workhop Ambrosetti di Cernobbio. Il numero uno di Eurotower dialoga in collegamento video con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, autore di un intervento 1 a difesa dell'europeismo italiano e dell'Unione, ma anche severo verso le scelte mancate in passato da Roma. Trichet punta invece sul presente e ribadisce l'ineludibilità di alcuni, decisivi passaggi. Per Trichet, è "essenziale" che l'Italia confermi e raggiunga gli obiettivi di risanamento economico indicati dalla manovra bis e "che l'annunciata diminuzione del debito sia pienamente confermata e implementata''. Allo stesso modo, per il presidente della Bce, l'Italia deve avviare riforme strutturali, perché ''la crisi globale continua'' e le economie avanzate devono riflettere sul futuro dopo ''l'incredibile negligenza'' di avere indebolito il Patto di stabilità, come avevano chiesto nel 2004-2005 Germania, Francia e anche Italia. Ora ''occorrono riforme strutturali forti'', ammonisce Trichet, per evitare il soffocamento della produttività, e implementare con forza le decisioni sulla governance europea prese il 21 luglio scorso. La replica del governo è affidata a Franco Frattini, presente a Cernobbio. "Le sue preoccupazioni troveranno risposta nei fatti - ha detto il ministro degli Esteri -. I fatti saranno mantenere i saldi invariati, garantire la parità di bilancio già nel 2013 e certamente garantire la rapida approvazione della manovra". Frattini, inoltre, confida nel fatto che la Bce continui a supportare gli sforzi di stati come l'Italia e la Spagna. "Escluderei che la Bce decida di smettere di acquistare i nostri titoli". A Cernobbio arriva anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, reduce dall'incontro nazionale di studi delle Acli a Castel Gandolfo, dove Tremonti ha detto che ''il pareggio di bilancio non è una chimera, ma non è neanche solo ragioneria, occorre una logica di equità'', in cui si metta definitivamente da parte l'illusione "che noi occidentali possiamo vivere meglio degli altri. Noi non possiamo più vivere a debito e il processo di riduzione che porta al pareggio di bilancio non è un esercizio ragionieristico o contabile, è un esercizio civile e politico fondamentale''. A Castel Gandolfo, Tremonti nota in platea un cartello che recita: "Anche i ricchi paghino". Il ministro si dice d'accordo e, annunciando l'intenzione di portar via con sé quello slogan, esprime nel suo intervento grande ottimismo sulla portata e i risultati delle misure anti-evasione. ''Data l'enorme dimensione dell'evasione, questa mi sembra una riforma strutturale che va nel senso dell'equità - afferma Tremonti -. Quei soldi arriveranno sicuramente, sono assolutamente coperti. Io penso che ne arriveranno molti di più, assolutamente molti di più nella logica della prevenzione''.Continua ...
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