Sebbene abbia un curriculum di tutto rispetto e goda di una reputazione più che ottima in tutto il mondo, il neo presidente del Consiglio Mario Monti, pur non avendo fatto cenno a uno solo dei provvedimenti che intenderà attuare, già spacca l’opinione pubblica. Non trovando quindi materia per fare il solito processo alle intenzioni, come tanto piace fare a quegli italiani che di intenzioni vivono e di intenzioni muoiono, i detrattori di Monti hanno posto l’attenzione su tre aspetti particolari della sua biografia: la carica di rappresentante europeo della commissione Trilateral; l’advisor della Goldman Sachs; il ruolo di membro del gruppoBildelberg.
Questi tre gruppi, secondo quelli che comunemente vengono definiti “complottisti”, sarebbero gli artefici di un Golpe Globale ai danni delle masse. In effetti ci sono da notare alcune strane coincidenze. Mario Draghi, attuale presidente della Banca centrale Europea, dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs. Del premier Mario Monti abbiamo già detto. Lucas Papadémos, il neo premier greco, ha anche lui lavorato per Goldman Sachs ed è membro della Trilateral. Ma, senza scavare molto, si trovano di questi legami anche per altri illustri personaggi come Giulio Tremonti, Romano Prodi, Massimo Tononi, Gianni Letta, Angela Merkel, Margareth Tatcher e via dicendo. Come spiegare tutte queste coincidenze? Semplicemente riconoscendo che non sono coincidenze.
Gli incontri che avvengono in seno alla commissione Trilateral o al gruppo Bildelberg sono occasioni in cui vari leader politici, intellettuali, affermati tecnocrati ed economisti si confrontano su tematiche di interesse sovranazionale, tenendo conto delle interconnettività dei fenomeni economico-finanziari che il capitalismo finanziario e la globalizzazione si portano dietro. Lo stesso vale per gli economisti provenienti da Goldman Sachs che, come afferma Franco Reviglio, professore alla Facoltà di Economia dell’Università di Torino, ai microfoni di Rainews24, non hanno alcun tipo di rapporto con le banche d’affari, principali imputate per la crisi che stiamo vivendo, anche perché gli economisti ricoprono solitamente il ruolo di advisor, consulenti. Tuttavia, e torniamo al Golpe Globale, ciò non ha impedito ai più lungimiranti di ammorbarci con ricostruzioni che a definire fantasiose si fa un torto alla semantica. Si parla infatti di unNuovo Ordine Mondiale, di una élìte massonica che, in virtù di un Disegno Globale, intende sottomettere artatamente le Masse del mondo, decidendo del Bene e del Male. Un ‘deus ex machina’ oscuro che intende minare la sovranità degli Stati per attuare il suo progetto di Dominio sulla Terra.
Non ci vuole particolare ingegno per capire che sono un mucchio di fregnacce. E tuttavia duole constatare che queste fregnacce trovano un largo seguito, soprattutto in rete, complice anche l’attivismo di certi blogger che definire pataccari è poco. La presentazione di certe informazioni, senza un’opera di mediazione da parte dei blogger (e qui si potrebbe aprire un capitolo sull’informazione on-line) e dei ‘giornalisti’ web, può evidentemente alimentare fenomeni di disinformazione molto pericolosi. Lo si è ben visto quando, nell’ultima puntata di Servizio Pubblico, il risultato del sondaggio sull’ipotesi di un governo tecnico a guida Monti, sebbene all’inizio fosse favorevole, si è capovolto non appena il blogger Claudio Messora ha citato i legami tra Monti e i tre enti succitati. Santoro ha lasciato sommessamente intendere che era una visione complottista, mentre Vittorio Feltri non ha preso in considerazione il legame affermando, in un sussulto di pragmatismo, che la causa della crisi italiana è ildebito pubblico, causato da una cattiva amministrazione da parte delle nostre classi politiche. Niente di più, niente di meno.
Continua ...
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