giovedì 17 novembre 2011

Studenti in piazza, scontri ai cortei. Profumo: voglio dialogo ma no a violenza

La manifestazione di oggi a Roma (Adnkronos)
Roma, 17 nov. (Adnkronos/Ign) - Studenti in piazza, insieme a Cobas-Cub, in oltre 60 città per protestare contro la crisi e il nuovo governo. Momenti di tensione e qualche carica si sono registrati durante il corteo a Milano. Ancora una volta obiettivo dei manifestanti sono state le vetrine delle banche, simbolo della crisi finanziaria. Imbrattate diverse sedi bancarie. Intorno alle 11 un gruppo di studenti, armati di scudi di plastica, ha tentato di forzare il blocco delle forze dell'ordine. Il tentativo di raggiungere l'Università Bocconi è stato impedito dagli agenti che hanno risposto con una carica.

A Palermo un gruppo di giovani ha tentato di occupare la filiale di una banca. Sono migliaia gli studenti, medi e gli universitari che hanno partecipato alla manifestazione 'Blocchiamo tutto day', contro la crisi.Uova e fumogeni sono stati lanciati contro sedi di banche. Inoltre sono stati imbrattati i muri degli istituti di credito e anche dell'Agenzia delle entrate, con scritte come: 'Ladri ridateci i nostri soldi'. Un manifestante senza casa del quartiere Zen è rimasto ferito alla testa durante gli scontri tra la polizia e gli studenti. L'uomo, colpito da una manganellata, è stato portato in ospedale con l'ambulanza.

A Torino tensione davanti alla sede della Banca d'Italia durante la manifestazione degli studenti. A quanto riferiscono le forze dell'ordine, la testa del corteo, giunta in piazza Solferino, composta in maggior parte da autonomi, ha messo in atto tre tentativi di sfondamento dei cordoni di polizia posti a protezione di alcune vie in direzione delle sedi della Banca d'Italia e di Equitalia, lanciando all'indirizzo delle forze dell'ordine uova, petardi e oggetti contundenti.

I tre tentativi, riferiscono le forze dell'ordine, sono stati respinti con tre cariche di alleggerimento e gli autonomi sono stati ricondotti sul percorso principale. Tra le forze dell'ordine in nove sono rimasti contusi. E' rimasto lievemente ferito anche un ragazzino, che si è dileguato prima dell'arrivo dei soccorsi. Alla fine del corteo gli studenti torinesi hanno steso davanti ai cancelli dell'Unione industriale un manifesto con lo slogan 'Anche i monti crolleranno'. A seguito dei disordini tre giovani sono stati denunciati a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre una ragazza di 16 anni è stata denunciata per danneggiamento.

A Roma gli studenti partiti dalla 'Sapienza' si sono uniti a Piazza della Repubblica con i Cobas. Ad aprire il corteo lo striscione con la scritta "Profumo di austerity, no al governo dei sacrifici". "Quello che chiediamo oggi - spiega all'ADNKRONOS Sofia Sabbatino - è, prima di tutto, di investire su scuola, università e ricerca per uscire da questa crisi provocata dalle speculazioni finanziarie".

Il corteo si è svolto pacificamente ma, arrivati all'imbocco di corso Rinascimento, gli studenti hanno cominciato a lanciare uova contro le forze dell'ordine che impedivano l'accesso fin sotto il Senato. Dal megafono i ragazzi hanno scandito slogan contro un governo che, hanno sottolineato, "non ha la nostra fiducia". Il corteo quindi, dopo aver raggiunto il Senato, ha imboccato corso Vittorio Emanuele per tornare verso l'università.

A Bologna gli studenti medi si sono fermati sedendosi sull'asfalto. Quasi tutte le porte di accesso al centro storico sono state pacificamente invase dal serpentone che si è sciolto a fine mattina ai giardini Margherita. I giovani che sono partiti a gruppi dalle sedi degli istituti superiori hanno sfilato con cori e striscioni per rivendicare fondi alla scuola pubblica, ma non c'è stato alcun incidente.

''Voglio essere il ministro dell'ascolto e del dialogo. Ma, con la stessa decisione, voglio condannare nella maniera più ferma ogni violenza, a persone e cose. La forza delle proprie idee e proposte non può essere offuscata dalla violenza e dalla prevaricazione'' ha detto il neo ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo commentando le manifestazioni e gli scontri di oggi.

''Per questo governo, e per me, i giovani, quindi in particolar modo gli studenti - ha sottolineato - rappresentano una grande risorsa di questo Paese, che il presidente Monti ha giustamente indicato come una delle priorità dell'azione dell'esecutivo. E' mia intenzione - ha ribadito - ascoltare con attenzione e interesse tutte le voci del mondo della scuola e dell'università che vogliano essere propositive. Per questo mi rendo disponibile ad incontrarle a breve. Da professore sono abituato ad ascoltare gli studenti, le loro aspettative e speranze sono legittime''.

''Scuola, università e ricerca - ha proseguito Profumo - restano presidi strategici per assicurare all'Italia un futuro solido e prospero, per dare certezze ai giovani, per consentire a tutti i cittadini di assecondare il proprio talento e le proprie ambizioni. Lo ripeto, voglio essere il ministro dell'ascolto e del dialogo. Ma - conclude - con la stessa decisione, voglio condannare nella maniera più ferma ogni violenza, a persone e cose. La forza delle proprie idee e proposte non può essere offuscata dalla violenza e dalla prevaricazione''.

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