Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
lunedì 21 gennaio 2008
Caso Cuffaro, dopo la condanna gli attacchi politici: "Dimettiti"
Diverse le posizioni dei partiti dopo la scelta del presidente della Regione di restare in carica. Se Fi esprime malumore con Miccichè, Dell'Utri e Prestigiacomo, il coordinatore siciliano Alfano prova a smorzare i toni ("Siamo con lui, ma dimostri di potere ripartire"), mentre Ag chiede apertamente che il capo della giunta regionale lasci Palazzo D'Orleans. Intanto, l'opposizione prepara una mozioni di sfiducia all'Ars. E Cuffaro si difende: "Non ho mai festeggiato, sento il peso della condanna"
Dopo la sentenza di condanna di venerdì scorso, il presidente della regione Cuffaro è tornato al lavoro, nonostante proprio dai palazzi della politica siano arrivati gli attacchi più gravi alla scelta del governatore di non dimettersi. La prima contestazione è arrivata da Forza Italia con il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè: "Questa sentenza - ha detto subito dopo il verdetto - lascia le cose come stanno e non accontenta nessuno, anzi rende la Sicilia un po' più debole. Sin dalle prime dichiarazioni – ha aggiunto stamani il presidente dell'Ars - sarebbe stato utile lanciare segnali forti di cambiamento. Ho ricevuto una marea di duri messaggi, di vero imbarazzo da parte di nostri corregionali che abitano altrove e che ogni tanto vorrebbero, invece, provare il piacere di uscire di casa a testa alta in quanto siciliani. Io tutto questo non riesco a mandarlo giù e continuerò a sentirmi libero di dire quello che penso sino a quando chi ci governa non si renderà conto dei danni che si procurano alla Sicilia con questi atteggiamenti". Per smorzare i toni, il coordinatore regionale degli azzurri, Angelino Alfano, intervistato dal Giornale di Sicilia, dice: " Ai cittadini interessano le riforme, il presidente dimostri di avere il pieno controllo della coalizione. Nessuno in Forza Italia ha chiesto le dimissioni di Cuffaro". Proprio dal partito di Berlusconi, quindi, con le voci di Miccichè, Prestigiacomo e Dell’Utri è arrivato l’invito a dare un segno di discontinuità, dichiarazioni poi parzialmente riviste. Pure i giovani di An hanno protestato platealmente contro la condanna, chiedendo al governatore di dimettersi. Intanto l’opposizione ha annunciato una mozione di sfiducia all'Ars nei confronti del governatore, mentre e dai comitati sono state organizzate manifestazioni di protesta e cortei. "Saremo in piazza ogni giorno con un presidio permanente - dicono gli organizzatori - davanti al palazzo della presidenza della Regione fino a quando Cuffaro non si dimetterà".
Continua ...
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