lunedì 21 gennaio 2008

Roubini: negli Usa recessione inevitabile

Il guru americano: «Sarà una crisi severa e contagerà l'Europa. Durerà almeno quattro trimestri» L'economista Nouriel RoubiniMILANO - Borse in caduta nell’Asia emergente, a Tokyo e in Europa sulla scia della lunga scivolata di Wall Street e dei timori sempre più concreti di una recessione americana. Una spirale di perdite nelle istituzioni finanziarie che va ormai oltre i mutui a rischio («subprime») e tocca larghe aree del credito e dei derivati di copertura dalle insolvenze. Gli argomenti non mancano a chi come Nouriel Roubini, docente della New York University e animatore del sito RgeMonitor.com, avverte da tempo che l’America trascinerà il resto del mondo nella dolorosa fine di un party speculativo durato già troppo. Professor Roubini, le cadute degli indici azionari in Asia questa notte indicano che il contagio della crisi è arrivato anche alle economie emergenti? «Sì e si tratta di un contagio che ha cause economiche di fondo. A questo punto una recessione negli Stati Uniti è inevitabile, anzi probabilmente è già iniziata in dicembre. Sono convinto che il resto del mondo non riesca a isolarsi: non credo che siamo avviati verso una recessione globale, ma verso una forte riduzione della crescita. Dai rapporti commerciali, alla finanza, ai tassi di cambio fra le valute, all’impatto sulla fiducia: sono molti i canali di trasmissione che implicano un passaggio degli choc dall’America al resto del mondo. Una recessione negli Usa e un rallentamento economico altrove comportano una netta caduta degli utili delle imprese. Per questo le Borse vanno giù». Continua ... http://www.corriere.it/economia/08_gennaio_21/Roubini_confronto_giavazzi_a7f3f9ce-c827-11dc-8c83-0003ba99c667.shtml

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