martedì 29 gennaio 2008

Proiettili in buste a cinque direttori di giornali

Lettere con minacce inviate a Paolo Mieli (Corriere della sera), Ezio Mauro (La Repubblica), Ferruccio De Bortoli (Il Sole 24 ore), Emanuele Giacoia (Quotidiano della Calabria) e Paolo Pollichieni (Calabria Ora). Si sospetta che si tratti di mitomani. Solidarietà delle forze politiche ai giornalisti minacciati.PROIETTILI IN BUSTE INDIRIZZATE A MIELI E DE BORTOLIDue lettere contenenti due proiettili, indirizzate rispettivamente al direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli e a quello del Sole 24 Ore, Ferruccio De Bortoli, sono state intercettate stamani alle 3 di mattina da un addetto del centro di smistamento di Peschiera Borromeo e consegnate alla polizia. Le due buste, che misurano 13 per 17 centimetri sono state spedite per posta prioritaria. La lettera indirizzata a Paolo Mieli è stata aperta e dentro è stata trovata una cartuccia calibro 7.65 e un foglio con un messaggio "abbastanza farneticante", hanno spiegato in Questura, che delineava uno scenario apocalittico in provincia di Crotone. Gli indirizzi risultano scritti al computer. La seconda lettera non è stata aperta, ma al tatto è sembrato agli addetti che la cartuccia contenuta fosse dello stesso calibro, 7.65. PROIETTILE IN BUSTA ANCHE AL DIRETTORE DI REPUBBLICA Una busta con un proiettile è stata recapitata nella sede di Repubblica a Largo Fochetti. La busta è arrivata tramite posta ordinaria intorno alle 10 di questa mattina e subito intercettata dalla vigilanza del quotidiano che l'ha fatta passare attraverso il metal detector. Sono quindi intervenuti i Carabinieri della Garbatella che hanno sequestrato la busta indirizzata al direttore senza però indicarne il nome. Insieme al proiettile anche una lettera che ricalca quelle già recapitate al direttore del Sole 24 ore Ferruccio De Bortoli e al direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli.BUSTA CON PROIETTILE A DIRETTORE QUOTIDIANO DELLA CALABRIA Una busta contenente un proiettile calibro 9, insieme ad una lettera contenente minacce, é stata inviata al direttore responsabile del "Quotidiano della Calabria", Emanuele Giacoia. "Ques'ultimo, tuttavia - riferisce in un comunicato il Quotidiano della Calabria - non è il destinatario delle minacce". Nella missiva, così come nelle lettere intercettate la scorsa notte che erano state inviate ai direttori del Corriere della Sera del Sole 24 Ore, Paolo Mieli e Feruccio De Bortoli, si fa riferimento alla situazione della criminalità in provincia di Crotone. Le minacce contenute nella missiva inviata a Giacoia, sottoscritta da "un gruppo di commercianti, imprenditori e artigiani della provincia di Crotone", sono rivolte ad alcuni dirigenti dell'azienda Cellulosa 2000 di Crotone, di cui si fanno i nomi. Nella lettera si fa riferimento ad un "patto" criminale siglato dai firmatari della missiva "con la malavita locale affinché, attraverso il suo interessamento, chi scrive possa ottenere della Cellulosa 2000 i crediti vantati in qualità di fornitori. Abbiamo chiesto aiuto - scrivono i firmatari della missiva - a chi, mensilmente, paghiamo la mazzetta, o il pizzo, gente senza scrupoli e decisa a tutto ed è con questi che abbiamo tutti d'accordo stilato un piccolo ma al tempo stesso grande contratto". Giacoia, in merito alla lettera che ha ricevuto, ha presentato una denuncia ai carabinieri.BUSTA CON PROIETTILI INVIATA A DIRETTORE CALABRIA ORA Una busta contenente due proiettili è stata inviata al direttore del quotidiano Calabria Ora, Paolo Pollichieni. La missiva è dello stesso tipo inviata ai direttori del Corriere della Sera, del Sole 24 Ore e del Quotidiano della Calabria. A renderlo noto, con una dichiarazione, è stato lo stesso Pollichieni. "Ieri mattina il postino, dimostrando la disarmante assuefazione che ormai la Calabria ha verso alcune forme di intimidazione mafiosa - afferma Pollichieni - ha consegnato alla nostra redazione centrale una lettera indirizzata al 'direttore di Calabria Ora'. Non c'era bisogno di aprirla per saggiare il contenuto, nella busta, di due proiettili di grosso calibro. Venti minuti più tardi avevamo già provveduto, come era nostro dovere, a consegnare busta, lettera e proiettili alla Squadra mobile di Cosenza. E' una lettera che non pubblicheremo. Trasuda volgarità e violenza e si pone come elogio di quel cancro, che è la 'ndrangheta, che uccide il futuro della Calabria. Trentaquattro righe di delirio tendenti ad accreditare le cosche mafiose come elemento di stabilita' e di sicurezza per gli imprenditori locali, nonché come 'giustizieri' da attivare per vendicarsi di supposti torti subiti. Di più, la sfrontatezza degli anonimi spedizionieri, che pure si firmano come "un gruppo di commercianti, imprenditori, artigiani della provincia di Crotone", si spinge fino al tentare di trasformare questo giornale in strumento di richieste estorsive, perché di questo si tratta quando si intima a tre persone citate con nome, cognome e qualifica, di versare i soldi suppostamente dovuti, minacciando nel caso contrario l'intervento vendicatore della 'ndrangheta''. "Chi ha spedito tale lettera a Calabria Ora - conclude Pollichieni - con la speranza di trovare in questo giornale una cassa di risonanza utile ai suoi progetti criminali, ha fatto male i suoi calcoli". http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_9813677.html

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