giovedì 15 maggio 2008

In Italia ambientalismo no-partisan - i 'verdi' in cerca di un difficile futuro

ROMA - Durante la campagna elettorale per il Comune di Roma Gianni Alemanno ha promesso il raddoppio del Grande raccordo anulare, ma un'icona dell'ambientalismo come Carlo Petrini sostiene che il neosindaco della capitale "è un politico senza difetti". Massimo De Maio, il presidente di Fare Verde, associazione nata da uno costola del neofascista Fronte della Gioventù, mette in chiaro che "io ho quasi sempre votato Rifondazione e comunque, come spiegava Alex Langer, l'ambientalismo non è né di destra né di sinistra". Roberto Della Seta, membro dell'Esecutivo del Partito democratico e per molti anni ai vertici di Legambiente, spiega che "probabilmente dal punto di vista ecologista il programma più avanzato al mondo è quello dei conservatori britannici". "C'è grande confusione sotto il cielo, la situazione è ottima", avrebbe detto Mao Tze Tung, ma i "timonieri" dell'ambientalismo nostrano sono molto meno ottimisti.
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