Il tabellone elettronico è ancora acceso quando dai banchi dell’opposizione tutta, compresa l’Udc, si leva un boato di applausi. La maggioranza è andata sotto: presenti 481, votanti 478, astenuti 3, 240 no, 238 sì, la Camera respinge. E’ la prima volta che accade e nessuno se lo aspettava. Tanto più mentre la minoranza ha ripreso la sua dura opposizione contro l’emendamento «salva frequenze» al decreto che mette una pezza su una serie di punti per evitare procedure di infrazione comunitarie. Il presidente Fini sospende la seduta. In mattinata, davanti al tentativo dell’opposizione di far mancare il numero legale, aveva reagito egregiamente considerando presenti d’ufficio, a norma di regolamento, i 14 deputati dell’Idv che si erano iscritti a parlare. Aveva anche bacchettato due fedelissimi, invitando Andrea Ronchi a «prestare attenzione» agli interventi e Italo Bocchino a «non sedere tra i banchi del governo». Ma adesso... Cosa può fare oltre che prendere atto che al Pdl, tra assenti giustificati perché «in missione» e assenti tout court, sono mancati 102 deputati?
Continua ...
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