Da molti mesi lanciamo l'allarme sulla completa inutilità dell'Onu attuale. Gli ultimi avvenimenti in Congo ci hanno purtroppo dato ragione. Come in Ruanda in Congo si sono commesse immani stragi sotto gli occhi impotenti dei caschi blu delle Nazioni Unite e si prosegue a massacrare ogni giorno mentre l'Onu rimane immobile. La stessa cosa avviene in Darfur, è avvenuta in Myanmar e continua ad avvenire in molti teatri di conflitto. Di queste Nazioni Unite non sappiamo davvero cosa farcene.
Ogni anno il mantenimento di questo ente costa ai vari Stati miliardi di dollari, soldi spesi inutilmente e che dovrebbero garantire l'ordine mondiale e lo sviluppo globale. Purtroppo non è così e mentre i dipendenti Onu percepiscono stipendi da nababbo e alloggiano in hotel a cinque stelle, il mondo va in sfacelo. Guerre, fame e povertà sono in aumento nonostante le varie campagne lanciate proprio dalle Nazioni Unite, non ultima quella famosa dei Millennium Development Goals, il più grande fallimento dell'Onu, un fallimento che però è costato alla comunità internazionale miliardi di dollari.
Per questo motivo, in solitario e senza l'appoggio di nessun'altra organizzazione, troppo dipendenti dai fondi di redistribuzione dell'Onu, lanciamo la campagna di riforma delle Nazioni Unite, un organismo che, come struttura, è rimasto al 1947, ma che oggi come oggi ci costa un patrimonio e che è assolutamente incapace di risolvere le molte crisi che affliggono il mondo, crisi moderne e che necessitano di regole diverse da quelle della guerra fredda.
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