sabato 8 novembre 2008

Jeremy Rifkin: E' finita l'era del petrolio,è ora di cambiare

Milano, 8 nov. (Apcom) - La parola d'ordine è "cambiamento", anche per quanto riguarda l'utilizzo delle fonti energetiche e, di conseguenza, la salvaguardia del pianeta, perché con "l'era Bush è finita anche l'era dei combustibili fossili". Lo afferma con decisione e spiccato ottimismo il presidente della Foundation on Economic Trends Jeremy Rifkin, che sulle pagine di Repubblica delinea i tratti della "terza rivoluzione industriale". Siamo all'inizio della terza rivoluzione industriale: nel giro dei prossimi trent'anni cambierà tutto, com'è cambiato tutto quando il vapore è stato sostituito dall'elettricità. - spiega - Stavolta a vincere sarà intergrid, l'Internet dell'energia: una rete elettrica interattiva e decentrata, che trasformerà milioni di consumatori in piccoli produttori di energia creando un sistema più affidabile, sicuro e democratico". Edifici pubblici e privati "fasciati" da pannelli fotovoltaici e motori che si convertiranno a loro volta in "mini centrali": una svolta totale quella delle fonti rinnovabili, che secondo il neo presidente degli Stati Uniti Barack Obama porterà 5 milioni di occupati nel settore. "Quei cinque milioni di posti di lavoro rappresentano solo una piccola frazione di quello che può e deve accadere", precisa Rifkin. Il nuovo numero uno della Casa Bianca, sottolinea il teorico, "ha compreso la direzione di marcia ma non la radicalità della posta in gioco". La premessa tuttavia appare come un "cambiamento politico importante", perché "l'era Bush, l'era del potere dei combustibili fossili, è finita". Di qui il rinnovato ottimismo di Rifkin: "Con Obama rinasce la speranza: Europa e America possono creare insieme un ponte verso il futuro".
http://www.apcom.net/newseconomia/20081108_111400_13daab0_50021.shtml

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