Milano, 8 nov. (Apcom) - Mariastella Gelmini "di sicuro non è un essere umano". L'affermazione fatta giovedì scorso dallo scrittore Andrea Camilleri sul ministro dell'Istruzione davanti agli studenti del liceo classico Mamiani di Roma ha scatenato numerose polemiche. Unanime il giudizio, anche da parte di molti esponenti dell'opposizione, raccolto dal Corriere della Sera: quelle delle'83enne Camilleri sono state parole troppo pesanti. "Chi non rispetta la dignità delle persone o declina quel rispetto solo in base alle simpatie, anche politiche, si comporta in modo grave. - sostiene l'ex ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni - Soprattutto se si pensa che il nostro Paese vive da decenni un'emergenza educativa". "Quelle parole sono gravi in sé, ma soprattutto perché sono state pronunciate davanti ai giovani. - sottolinea Giorgio Tonini, senatore del Partito Democratico - Per diventare cattivi maestri basta un attimo e guai se ci si spinge nel campo dell'intolleranza. Chi è più anziano dovrebbe capire che le parole sono come pietre". "La radicalità dei giudizi politici, che possono essere anche aspri e duri, non deve mai essere confusa con la semplice offesa personale", dice Giovanni Russo Spena di Rinfondazione Comunista. Fa un discorso più ampio il consigliere Rai Sandro Curzi. "Certo è uno scrittore e bisogna vedere in che contesto ha detto quelle frasi. - dice - Ma senza dubbio gli eccessi che ha espresso sono l'effetto di un netto deterioramento del linguaggio nel mondo della politica. Se un presidente del Consiglio arriva a dire certe cose, se parla di persone 'appecoronate' e di presidenti 'abbronzati' si capisce che anche altri possano prendersi qualche licenza".
http://www.apcom.net/newscronaca/20081108_100800_1552664_50017.shtml
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