sabato 8 novembre 2008

Mr Prezzi e i prezzi della pasta. Dopo la conferma dell'inutile funzione istituzionale, dimissioni per far risparmiare tutti

Firenze, 8 Novembre 2008. Dopo l'ennesimo tonfo di Mr Prezzi, in questo caso sul tentativo di far diminuire i prezzi della pasta, non si capisce perche' dobbiamo continuare a tenerci quest'orpello che, di per se', rappresenta un costo per lo Stato e per tutta la collettivita'. Nelle scorse settimane, dopo le rilevazioni che davano in caduta i prezzi del grano e in aumento quelli di pane e pasta, Mr Prezzi ha convocato i produttori per cercare di convincerli a far diminuire i prezzi. Ma cosi' non e' stato, perche' gli stessi hanno fatto sapere che un pacco di pasta non e' fatto di solo grano, ma sono tanti i fattori che contribuiscono al prezzo finale per cui, se uno di questi cala (il grano) ma gli altri rimangono costanti o in aumento, siccome loro non sono aziende di Stato (ndr: per fortuna...) e neanche associazioni benefiche, non sono in grado di rispondere positivamente all'invito al calo. Mr Prezzi, quindi, per l'ennesima volta, ha dato dimostrazione di svolgere una funzione inutile. Ci domandiamo perche' non smetta di svolgerla visto che in questo modo darebbe anche un buon esempio di risparmio istituzionale, i cui benefici ricadrebbero sulle finanze pubbliche e su tutti. Dimissioni che, nel contempo, darebbero piu' visibilita' alle problematiche per cui i prezzi al dettaglio aumentano mentre quelli delle materie prime diminuiscono, senza illudere che la politica della "morale suasion" sia da perseguire perche' funzionale.Cosa lamentano gli industriali del settore per non dare credito alle richieste di Mr Prezzi? Quello che ogni produttore fa rilevare a tutti i governanti nell'ambito di un libero mercato: troppa fiscalita', ad ogni livello, non puo' che portare a prezzi piu' alti al dettaglio. Fiscalita' nella forza lavoro, fiscalita' nei servizi, fiscalita' in prodotti fondamentali come i carburanti, fiscalita' sugli utili, etc...Il resto -aggiungiamo noi- e' "fuffa", con tanto di "utili idioti" che elogiano certi sistemi.... ma possibile che non ci si renda conto che il cittadino/consumatore medio non e' un cretino che crede ai lustrini e ai sorrisi dei potenti, ma uno che sa far bene di conto a partire dalle proprie tasche? Aspettiamo l'esempio di metodo da parte di Mr Prezzi!!
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=239566

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