Catania. La Procura della Repubblica di Catania ha presentato appello avverso alla sentenza con la quale, il 1 dicembre del 2008, la seconda sezione penale del Tribunale, in composizione monocratica, ha assolto i due ex pentiti imputati accusati di calunnia aggravata e continuata nei confronti di Bruno Contrada: Giuseppe Giuga e Calogero Pulci. La richiesta è stata deposita nella cancelleria della Corte d'appello dal sostituto procuratore Giovannella Scaminaci che ritiene "condivisibili le argomentazioni esposte nella memoria" depositata dall'avvocato Giuseppe Lipera, che assiste Contrada, e la "richiama integralmente" nell'esposto. Per l'accusa Giuga, su suggerimento di Pulci, avrebbe reso false dichiarazioni: in due verbali redatti dalla Procura della Repubblica di Catania nel novembre 1998 e nell'aprile del 1999, aveva accusato Contrada di avere permesso la fuga, nel 1991, dell'allora latitante capomafia Benedetto Santapaola. Secondo le false affermazioni del pentito, il funzionario del Sisde aveva avvertito il boss dell'esistenza di una telefonata anonima di una donna che rivelava il suo nascondiglio al numero verde dell'alto Commissariato per la lotta alla mafia. Contrada avrebbe poi consegnato ai mafiosi la bobina con la registrazione della voce della donna perché fosse "punita". Il piano fu in seguito scoperto dai pm di Caltanissetta e Giuga confessò che a suggerirgli di rendere false accuse fu Pulci, ex imprenditore edile, ex consigliere comunale Pli ed ex assessore ai lavori pubblici di Sommatino. Contro la sentenza di assoluzione lo studio Lipera aveva presentato ricorso il 16 gennaio scorso con una memoria che è stata richiamata e fatta propria dalla Procura.
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/13088/48/
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