La regola dei tre discorsi – Pare una regola fissa. Finora i tirannofossili che si sono ritirati dal potere a seguito delle proteste popolari lo hanno fatto dopo tre discorsi alla nazione. Sia Ben Ali che Mubarak se ne sono andati dopo tree discorsi alla nazione ed il bello è che Gheddafi finora ha fatto solo due discorsi. Insomma, in base alla regola, avrebbe solo un discorso di distanza dalla sua fine. Secondo l’agenzia Mehr, il prossimo paese, dopo la Libia, è indubbiamente lo Yemen, dove a fare le valigie sarà Ali Abdullah Saleh, il presidente il cui “mandato” dura da trent’anni.
Differenze di stile – Questo comunque non significa che non ci siano state differenze nello stile dei tiranni di Tunisia, Egitto, Libia e Yemen. Infatti, monitorando i tre discorsi di Ben Ali e Mubarak, ci si accorge che loro cercarono di fermare il furore popolare con le parole morbide e ingannevoli, con promesse e concessioni. Una tecnica che non ebbe successo. Invece hanno adottato tutt’altra politica Gheddafi e Saleh, che si sono rivolti con rabbia e con toni molti forti alla gente. Forse vedendo l’esperienza negativa dei loro predecessori, hanno pensato di tentare qualcosa di nuovo.
La magica coincidenza delle date – Ben Ali disse che non si sarebbe più ricandidato alle elezioni del 2014 e fu costretto ad andarsene il 14 Gennaio. Mubarak disse che non si sarebbe ricandidato alle elezioni del 2011 e se ne è dovuto andare l’11 Febbraio. In Yemen, Ali Abdullah Saleh ha detto che non si ricandiderà alle elezioni del 2013 e per questo dovrebbe fuggire il 13 di un mese, forse Marzo, forse Aprile. Gheddafi ha detto che non può dimettersi perchè non è un presidente.
Quando il nostro paese non è come gli altri – Un punto in comune tra i discorsi dei tirannofossili arabi è che ognuno di loro reputa il suo paese molto differente dagli altri. Dopo il crollo del regime di Ben Ali in Tunisia, Hosni Mubarak disse fieramente alla gente di non illudersi e che l’Egitto non era la Tunisia. Dopo l’Egitto Gheddafi in tv ha detto che la Libia non è la Tunisia e l’Egitto. In Yemen Ali Abdullah Saleh ha detto che lo Yemen non è la Tunisia, l’Egitto e la Libia. Noi siamo un pò preoccupati per l’ultimo dei paesi in cui ci sarà una rivoluzione. In quel paese il tiranno di turno dovrà elencare una lista interminabile per dire che il suo paese è differente dagli altri.
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