L’ennesima contraddizione in termini del Carroccio dimostra quel che già era evidente: sulla festa nazionale del 17 marzo hanno sempre mentito.
Ah, ma noi li ricordiamo molto bene, i leghisti. Non è che sia passato molto tempo da quando ululavano contro la festa dell’Unità di Italia, voluta da Giorgio Napolitano e sottoscritta dalgoverno di Silvio Berlusconi. Hanno votato anche contro in consiglio dei Ministri, e il motivo ènoto. “Non è possibile, in un momento di crisi economica come questo, pensare che le imprese e le scuole e gli uffici pubblici restino chiusi. Bisogna lavorare, produrre, fare”. Ah, quale pragmatismo nordico.
NO ALLA FESTA ! – Ne erano proprio convinti. Questo era Roberto Calderoli intervistato da Lucia Annunziata.
Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: Calderoli dice che non è sicura la presenza della Lega a Genova il 5 maggio con il presidente Napolitano: «La celebrazione in sé ha poco senso. L’anniversario deve essere il momento per approntare le soluzioni, non solo per alzare la bandiera. Io sarò a lavorare per realizzare il federalismo, la cui attuazione è il miglior modo per festeggiare l’unità d’Italia».
Continua ...
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