venerdì 4 marzo 2011

Libia, Barone (Ubae): ''Se Gheddafi resta, per l'Italia saranno guai''

(Adnkronos)
Roma, 4 mar. (Adnkronos/Aki) - Se Gheddafi resta al potere, l'Italia sarà il Paese che pagherà il prezzo più alto. E' questa l'analisi dell'avvocato Mario Barone, ex amministratore delegato della Banca di Roma e tra i fondatori dell'Ubae Arab Italian Bank, la banca che dal 1972 tesse le trame finanziarie sull'asse Roma-Tripoli, di cui è stato vice presidente esecutivo.

Decano dei banchieri vicino a Giulio Andreotti, con un'esperienza trentennale nell'istituto capitolino, Barone durante un'intervista con AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL afferma inoltre di credere che sia in corso "un negoziato segreto" tra la Libia e gli Usa per una "comoda" uscita di scena del clan del colonnello.

"Se Gheddafi vincerà, Italia sarà il Paese che pagherà il conto più alto - sostiene il banchiere - lui ha sempre odiato l'Italia. Se il colonnello resta, il nostro Paese sarà malmenato per la linea che ha avuto in queste settimane di rivolta, prima di prudenza e poi di presa di distanza''. Di certo, incalza "non saremo più i favoriti''.

''L'autostrada non si farà, la faranno altri, cinesi, indiani: tutti interessati al petrolio libico'' osserva il banchiere riferendosi ai 1700 km di collegamento costiero che Roma si è impegna a finanziare per un valore di circa 3 miliardi di euro a patto che l'opera venga realizzata da imprese italiane.

Attento conoscitore della Libia, Barone prova poi a immaginare il Paese africano senza il colonnello che governa con pugno di ferro dal 1969. ''Senza Gheddafi immagino grandi disordini in Libia, perché è un Paese disomogeneo. Oggi nessuno può dire chi arriverà al governo''. Quanto all'Italia, ''noi non perderemmo, abbiamo pacchetti azionari che si possono congelare e tenere a tempo indefinito''. Ma, prosegue, ''fare previsioni sulla Libia è sempre un po' azzardato perché nessuno conosce le vere idee di Gheddafi".

In ogni caso ''credo che sia in corso un negoziato segreto con gli Usa e la Gran Bretagna per una comoda uscita di scena del colonnello e soprattutto per i figli" afferma, magari permettendo loro di preservare quanto possibile il patrimonio accumulato. "Washington e Londra non hanno alcun interesse a vedere il petrolio libico nelle mani della Cina'' osserva, in merito ai recenti ammiccamenti di Tripoli verso il colosso asiatico.
Continua ...

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