martedì 19 aprile 2011

Giustizia, allarme di Napolitano: siamo al limite dell'esasperazione

Roma, 18 apr. (Adnkronos/Ign) - "Nelle contrapposizioni politiche ed elettorali, e in particolare nelle polemiche sull’amministrazione della giustizia, si stia toccando il limite oltre il quale possono insorgere le più pericolose esasperazioni e degenerazioni. Di qui il mio costante richiamo al senso della misura e della responsabilità da parte di tutti". E' quanto afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera inviata al vicepresidente del Csm Michele Vietti. (PDF). I manifesti apparsi a Milano 'Via le Br dalle Procure' sono "una ignobile provocazione" e una "intollerabile offesa alla memoria di tutte le vittime delle Br, magistrati e non", afferma il Presidente della Repubblica, annunciando che il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo che si celebrerà il 9 maggio al Quirinale sara' quest'anno dedicato "ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni repubblicane". Tra loro, "si collocano in primo luogo -sottolinea Napolitano- i dieci magistrati che per difendere la legalità democratica, sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche".

Nella lettera, Napolitano sollecita Vietti ad invitare alla cerimonia del 9 maggio "i familiari dei magistrati uccisi e, assieme, i presidenti e i procuratori generali delle Corti di Appello di Genova, Milano, Salerno e Roma, vertici distrettuali degli uffici presso i quali prestavano la loro operaEmilio Alessandrini, Mario Amato, Fedele Calvosa, Francesco Coco, Guido Galli, Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Vittorio Occorsio, Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione".

"La scelta che oggi annunciamo per il prossimo Giorno della Memoria -rileva il Capo dello Stato- costituisce anche una risposta all'ignobile provocazione del manifesto affisso nei giorni scorsi a Milano con la sigla di una cosiddetta 'Associazione dalla parte della democrazia', per dichiarata iniziativa di un candidato alle imminenti elezioni comunali nel capoluogo lombardo. Quel manifesto rappresenta, infatti, innanzitutto una intollerabile offesa alla memoria di tutte le vittime delle Br, magistrati e non".

Immediati i commenti alla lettera del presidente. Di parole "precise e sacrosante", parla il segretario del Pd,Pier Luigi Bersani. "I manifesti ci dicono a quale punto di degrado della coscienza civile possa sospingere una destra berlusconiana e leghista in una citta' civilissima come Milano".

"Napolitano interpreta ancora una volta il sentimento di tutti gli italiani", dice da Trieste il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

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