martedì 19 aprile 2011

Il PdL vuole riformare la legge che ha condannato Dell’Utri

Il concorso esterno in associazione mafiosa da introdurre nel codice: la proposta del senatore Compagna

Una nuova legge per salvare Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino. I due, uno condannato e l’altro imputato per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, potrebbero beneficiare della proposta del PdL sull’introduzione nel codice del reato. Ne parla Claudia Fusani su L’Unità:

La proposta prevede l’introdurre nel codice penale del reato di concorso esterno in associazione mafiosa (che non esiste in quanto reato) e di fissare le pene al massimo in cinque anni (oggi il reato è parificato all’associazione mafiosa e la pena ha un minimo di 7 anni). Un tetto che, se la norma dovesse essere approvata in pochi mesi, cancellerebbe la condanna per il senatore Dell’Utri, condannato in secondo grado per concorso esterno a 7 anni, e darebbe una bella mano d’aiuto all’onorevole Cosentino il cui processo, sempre per concorso esterno, è appena cominciato in primo grado.

A portarla all’attenzione dell’aula il senatore Compagna:

Il promotore non è il solito onorevole avvocato della folta schiera di penalisti presenti tra Camera e Senato nei banchi del Pdl ma il senatore di tradizione liberale Luigi Compagna che rifiuta a priori di essere catalogato tra gli estensori delle leggi ad personam. Precisa: «Voglio bene sia a Dell’Utri che a Cosentino ma entrambi sono all’oscuro della mia iniziativa». E aggiunge: «E’ una questione aperta da tempo che ho mutuato da un disegno di legge che porta la firma dell’ex onorevole Giuliano Pisapia». La proposta Compagna è depositata al Senato da una decina di giorni.

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