martedì 19 aprile 2011

Allarme sul debito Usa

Il giudizio di Standard&Poor's da "stabile" a "negativo". A picco le Borse mondiali

FRANCESCO SEMPRINI

WASHINGTON
The Judgement Day, ovvero il giorno del giudizio per l’America. Standard & Poor’s taglia l’outlook degli Stati Uniti da «stabile» a «negativo» per l’incertezza sulle strategie di riduzione deficit e debito pubblico in rapida ascesa. Un duro colpo: la revisione potrebbe fare da apripista al «downgrade» del giudizio di tripla A sul debito, una volta considerato intoccabile per la prima economia del Pianeta. Il giorno del giudizio è iniziato intorno alle nove del mattino di ieri, con l’annuncio da parte della società di rating che ha fatto tremare Washington e ha freddato Wall Street. «Standard & Poor’s ha confermato oggi i suoi giudizi di AAA per il lungo termine e A-1+ di breve termine sul debito sovrano degli Stati Uniti. Allo stesso tempo ha rivisto l’outlook sul rating di lungo termine da stabile a negativo», recitano le prime righe del bollettino.
Il motivo è politico ancor prima che finanziario. «C’è il rischio che i governanti americani non trovino l’accordo su come affrontare le sfide di bilancio nel medio e lungo termine». Pesa il braccio di ferro senza fine tra governo e opposizione sui conti pubblici, ovvero la mancanza di un’intesa sulle strategie da attuare per ridurre il disavanzo della prima economia del mondo già condizionata da una ripresa che appare più lenta di quanto si pensasse. «Oltre due anni dopo l’inizio della crisi, i politici americani non hanno ancora raggiunto un accordo su come contrastare il deterioramento dei conti pubblici e affrontare i problemi di più lungo periodo», spiega nel corso di una teleconferenza Nikola G. Swann, analista di S&P.
Continua ...

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