martedì 5 aprile 2011

Lampedusa, villa Due Palme: "Trattativa ancora aperta"

Berlusconi, nel corso della sua visita a Lampedusa mercoledì scorso, aveva detto di averla già comprata dopo averla vista la notte prima su internet. Nei giorni seguenti sia il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, sia alcuni giornali e molti blog hanno definito la notizia una bufala

LAMPEDUSA. Per l'acquisto di Villa Due Palme a Lampedusa, la trattativa continua. Lo conferma direttamente una delle proprietarie, Caterina De Stefani, nipote della scrittrice palermitana Livia De Stefani e figlia di Giuseppe De Stefani, l'aristocratico siciliano che comprò negli anni settanta quel terreno a dieci metri dal mare e vi costruì una villa bianca e mediterranea che Berlusconi ha annunciato di volere acquistare. Sarebbe la sua 29/a residenza, dicono gli esperti.

Il premier, nel corso della sua visita a Lampedusa mercoledì scorso, aveva detto di averla già comprata dopo averla vista la notte prima su internet. Nei giorni seguenti sia il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, sia alcuni giornali e molti blog hanno definito la notizia una bufala. Lombardo ha raccontato che il presidente aveva cambiato idea perché la casa era troppo vicina all'aeroporto.

Caterina De Stefani, interpellata dall'ANSA, chiarisce. "Come tutte le compravendite del mondo anche questa ha i suoi tempi. Che mi auguro rapidi. Gli avvocati stanno facendo la loro parte e noi aspettiamo il buon esito della trattativa". La proprietaria della villa smentisce anche le voci circolate circa il prezzo d'acquisto, che oscillerebbe tra i due e i quattro milioni: "Questa sì è una bufala - assicura - la cifra è molto, molto inferiore. Ma saremo noi a darvi notizia quando l'affare si chiuderà". Il titolare dell'agenzia Immobiliare Vulcano Consult, Alfredo Gennaro D'Agata, che ha il mandato per la vendita, conferma che "la trattativa è in corso di definizione" e aggiunge di avere ricevuto "almeno 30-40 manifestazioni di interesse non solo da parte di italiani ma da potenziali acquirenti di tutto il mondo, dalla Russia agli Stati Uniti".

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