Faceva parte di un sistema finalizzato alla gestione di notizie riservate da usare come arma di ricatto per l'ottenimento di appalti e nomine.
Era manovrato dal faccendiere e massone Luigi Bisignani, pregiudicato per corruzione, radiato dall'ordine dei giornalisti, anch'egli coinvolto nell'inchiesta.
Da magistrato violava il segreto istruttorio, acquisiva informazioni riservate e le passava alla rete di "amici", aggiornandoli sui procedimenti penali in corso e spifferando loro le modalità migliori per eludere tali indagini.
Si adoperava per raccogliere "notizie ed informazioni su dati sensibili riguardanti esponenti delle istituzioni ed alte cariche dello Stato, allo scopo di infangare e ricattare".
Sfruttava la sua rete di gole profonde all'interno delle forze dell'ordine (e non solo) per acquisire notizie relative ad indagini in corso, promettendo agli indagati "aiuto e protezione. Ma in cambio pretendeva soldi e costosi regali per le sue amanti. Le ricompensava con una casa, una Jaguar a disposizione, Rolex e altri gioielli. Ma le preferite ottenevano un impiego o una consulenza negli Enti pubblici".
Proprio per questa sua spregiudicatezza e per questi suoi favori - aiutò personaggi del calibro di Letta, Masi e Verdini - venne inserito nelle liste elettorali del Pdl. E nel 2008 divenne Parlamentare della Repubblica.
Era particolarmente legato a personaggi come Previti, Pollari e Pio Pompa.
Frequenta prostitute e transessuali, garantendo loro soldi e regali di lusso. Ad una di queste prostitute "riconosce" un vitalizio di 700 euro al mese, mette a disposizione abitazionidi prestigio, regala vestiti di marca, cellulari, persino auto di lusso. Bollo e assicurazione, tutto compreso.
La stessa prostituta ha dichiarato ai Pm: "L'onorevole in questione mi ha fornito una tessera di riconoscimento emessa dalla Camera dei Deputati per poter accedere a Montecitorio (!!!, ndr). È stato lui che mi ha portata a Montecitorio e me l'ha fatta fare. In effetti mi sono telefonicamente rallegrata che non l'avessi con me quando sono stata fermata dalla polizia, non facevo una bella figura che una persona che poteva accedere a Montecitorio si facesse le canne".
Il suo pusher di orologi e gioielli - stando alle fotografie e alle intercettazioni in mano alla Procura - è un noto ricettatore che opera nel napoletano. L'Onorevole è un patito di beni di lusso, ne acquista molti e ne regala altrettanti, in particolare Rolex, ma li dona senza confenzione e garanzia. Questi oggetti vengono dal mercato nero e sono stati quasi sicuramente rubati.
La procura di Napoli ha chiesto di poter arrestare quest'uomo. Il Parlamento non lo permetterà.
Ecco, questo è l'onorevole Alfonso Papa, ex magistrato, ora deputato Pdl. Ora, non sarà una "cancro della democrazia" come i Pubblici Ministeri milanesi che indagano sul Cavaliere, okei che da Berlusconi in poi ogni riferimento all'etica pubblica (articolo 54? Pfuà) è inevitabilmente saltato ... ma per Dio ... non credete sia il caso che questo figuro venga immediatamente accompagnato alla porta, e messo fuori dai vertici istituzionali di questo Paese? Ma il Presidente del Consiglio, cosa dice? E vabbé, guardateli lì.
[In questa foto Papi e Papa in Parlamento, l'altro giorno, a scandalo scoppiato - Foto sopra: scatto di Papa agli atti dell'indagine P4]
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