giovedì 18 agosto 2011

Silvio, l’uomo che non paga le tasse

Il premier chiede “sacrifici” agli italiani. E intanto le sue aziende la fanno sempre franca con il fisco

Mediaset, Mediolanum, Mondadori, Mediatrade: quattro esempi del rapporto di Silvio Berlusconi con il fisco italiano. E di come il presidente del Consiglio sia spesso piuttosto parco e incline al risparmio, quando si tratta di dare il dovuto al fisco. Mentre chiede sacrifici agli italiani. Dal Fatto Quotidiano a firma di Marco Lillo:

Un condono ad hoc per gli anni ’94-’95 Mediaset, per l’Erario, doveva pagare 191,8 milioni di euro per gli anni 1994-1995. Dopo aver giurato che non avrebbe usato il condono varato nel 2001 dal suo Governo, il Cavaliere lo ha fatto: le vertenze sono state chiuse con 62,2 milioni. Mondadori Da 173 milioni a soli 8,6 Mondadori ha ricevuto un accertamento da 173 milioni di euro nel 1991. Aveva vinto in secondo grado nel 1996 ma la Cassazione poteva ribaltare tutto. Nel 2010 una legge le permette di chiudere pagando solo 8,6 milioni. Mediolanum L’aliquota pagata in Irlanda Mediolanum, grazie a una struttura societaria internazionale, paga un tax rate (aliquota reale) pari al 18 per cento. E soprattutto lo paga in Irlanda. L’Erario contesta 282 milioni tra tasse, sovrattasse e sanzioni. Mediatrade I pm: prezzi gonfiati per i film Mediatrade è la società che si occupava della cessione dei diritti cinematografici nel gruppo Fininvest. Secondo i pm di Milano e di Roma il gruppo avrebbe gonfiato i prezzi dei film per evadere il fisco. Il processo rischia la prescrizione

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http://www.giornalettismo.com/archives/139521/silvio-luomo-che-non-paga-le-tasse/

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