Messaggio ai "promotori della libertà" in occasione dell'11 settembre. Ma soprattutto difende la manovra "è equa", attacca i catto-comunisti e soprattutto rilancia l'attacco contro le inchieste su di lui
ROMA - Sono state dette "infinite falsità" sul conto di Silvio Berlusconi: lo dice lui stesso concludendo un messaggio ai promotori della libertà, nel quale, dopo aver commemorato il decimo anniversario dell'11 settembre, rivendica il merito di aver approvato la manovra economica e incoraggia i 'promotori della libertà' a spiegarne i meriti: "Dovete spiegarlo a tutti, ai nostri sostenitori, ai vostri amici, ai vostri colleghi di lavoro. Forse non basterà quello che abbiamo fatto e quello che voi farete a riequilibrare le infinite falsità che vengono scritte in questi giorni, anche su di me come persona, ma io credo che sarà di certo sarà una missione positiva, una missione di verità".
Torna ad attaccare di prima mattina il premier, in un messaggio che si annunciava per l'anniversario dell'11 Settembre. Ma soprattutto lo usa, appunto, per difendere la manovra e se stesso. "L'Italia ha vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie risorse, soprattutto per il suo debito causato dal consociativismo catto-comunista che dal 1980 al 1992 ha moltiplicato il debito", esordisce. Forse dimenticando che l'esplosione del debito coincide con gli anni del governo Craxi, suo sponsor sul versante politico.
E il premier passa poi alla difesa, ripetitiva, della manovra:"Grazie alla manovra di agosto il governo ha salvato in nostri conti, e in definitiva abbiamo salvato i risparmi dei cittadini italiani, abbiamo salvato l'Italia".
Quindi il ricordo dell'attentato alle Torri Gemelle: "Ho inviato una lettera al presidente americano, per rinnovare i sentimenti di vicinanza, amicizia e solidarietà al popolo degli Stati Uniti".
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