sabato 3 settembre 2011

Caso Penati, indagini sull’Idroscalo Park Il centro commerciale che vale un miliardo

Michele Molina, inquisito dalla Procura di Monza, è il progettista del grande complesso previsto vicino all'aeroporto di Linate, costruito dal gruppo Percassi, finanziatore del dirigente del Pd. Di Caterina lo accusa di "scambi opachi" con l'architetto Sarno. Sul piatto ci sono anche opere viabilistiche per 65 milioni di euro, di competenza della Provincia di Milano

Non c’è solo il presunto “sistema Sesto” nel mirino dell’inchiesta che coinvolge il dirigente del PdFilippo Penati. La Procura di Monza ha disposto accertamenti sul progetto Idroscalo Center, un complesso commerciale e d’intrattenimento da 160 mila metri quadri che dovrebbe sorgere intorno al lago artificiale milanese, a ridosso dell’aeroporto di Linate, con importanti interventi anche sulla viabilità circostante. Se vedrà la luce, sarà il centro commerciale più grande d’Europa, un affare da 1,25 miliardi di euro. Il legame tra le vicende è rappresentato da uno degli indagati, Michele Molina, ingegnere attivo nella costruzione di centri commerciali. Molina è amministratore delegato dell’Api, la società che cura la progettazione per conto dell’International Business Park del gruppo Stilo, guidato daAntonio Percassi, presidente dell’Atalanta. Percassi, tra l’altro, è un finanziatore della fondazione Fare metropoli, che fa capo a Filippo Penati. Partner dell’operazione è il gruppo australiano Westfield, e Westfield Milan sarà il nome ufficiale del complesso. Michele Molina è stato tirato in ballo nell’inchiesta monzese dall’imprenditore Piero Di Caterina. Davanti ai pm Walter Mapelli e Franca Macchia, Di Caterina avrebbe raccontato di aver saputo dall’architetto Renato Sarno, vicino a Penati e anche lui indagato, di rapporti economici “opachi e anomali”, nonché di “passaggi di soldi”, tra lui e l’ingegner Molina nel periodo tra il 2007 e il 2008, proprio in relazione all’area della ex Dogana di Segrate, dove dovrebbere sorgere l’Idroscalo Center. Fin qui le indiscrezioni sull’inchiesta. La Provincia di Milano, presieduta da Penati dal 2004 al 2009, ha un ruolo importante nell’affare, segnato negli anni da polemiche e stop. Alla Provincia compete infatti il via libera sul piano viabilistico connesso alla costruzione del nuovo insediamento, in un’area già congestionata di traffico. La International Business Park “prenderà in carico la riqualificazione del sistema viario dell’aeroporto di Linate fino allo svincolo di Tregazzano”, si legge in un comunicato dell’azienda del 14 agosto, “per un investimento di 65 milioni di euro”. Una somma molto consistente che rappresenterebbe gli oneri di urbanizzazione a carico del costruttore.

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