sabato 3 settembre 2011

ESCLUSIVO - Così il console USA bocciò il Piano per il Sud di Berlusconi

“Le misure più importanti per trasformare il Sud non sono neanche in discussione”. In un cablo del Consolato USA di Napoli, che AgoraVox pubblica in esclusiva, le preoccupazioni sul destino del Sud Italia. L’ex Console Truhn bocciò la linea di Berlusconi: parole vuote volte solo a mantenere gli equilibri politici tra PdL siciliano e Lega. Intanto i finanziamenti europei vengono sprecati. Per il Consolato c’è bisogno di una società civile attenta e di una classe dirigente responsabile, capaci di ripristinare la legalità e debellare le mafie.

Risale al 2009 uno degli ultimi cablo rilasciati da Wikileaks, finora inedito, che si inserisce nel prolungato studio dell’ex Console Usa a Napoli, Patrick Truhn, sul Sud Italia e sulle infiltrazioni del criminali mafiose.Il cablogramma contiene la relazione del Console al Governo statunitense sul Piano per il Sud dell’esecutivo Berlusconi. Truhn riporta con fedeltà l’immagine che ricava dai suoi colloqui, dall'osservazione e dallo studio della realtà del mezzogiorno, le cui parole non fanno che inserirsi in un solco già scavato dalla popolazione, dalle associazioni e dalle personalità politiche e giudiziarie nei dialoghi riportati brevemente. Un “gloomy portrait”, un triste ritratto, lo definisce egli stesso più volte.

Truhn rileva subito che molti dei miliardi stanziati dall'Unione Europea in virtù della necessità di una politica di sviluppo efficace tornano indietro a Bruxelles, per il semplice fatto che il Sud non è stato capace di spenderli. La conseguente condizione di stallo, durata decenni, spiega il Console, ha permesso che l'area del Sud Italia fosse l'unica in cui lo stanziamento di fondi per lo sviluppo si sia rivelato fallimentare. Il luogo che viene descritto, in balia di una cronica assenza di infrastrutture, grazie ad un mix di leadership politica debole, sorveglianza irrisoria, corruzione dilagante e crimine organizzato, è difficilmente assimilabile ad un paese dell'Unione Europea. È lo stesso Truhn, in una nota amara e sarcastica, a metterne in evidenza le chiare responsabilità politiche. Rimettere insieme i cocci del Sud, dice, sembra essere divenuto “lo sport (politico) dell'estate”, più o meno assimilabile ad una partita di beach volley, con “i partiti in competizione nel provare agli elettori del Sud che loro tengono davvero a portare la loro terra fuori da questa spirale di declino”. Il tutto “mentre la Lega Nord contrae i muscoli e propone una soluzione Nord/Sud su due piani”. La prima parte dell’analisi, Truhn, la conclude con l’unica ricetta che è convinto possa salvare il meridione: “Tutto il denaro che è stato versato sul Sud avrà un impatto limitato se non saranno soddisfatte tre condizioni: una più efficace leadership politica, capace di assicurare che i progetti prospettati e finanziati siano completati in tempo; tolleranza zero nei confronti della criminalità organizzata e della corruzione nelle offerte e gare di appalti pubblici; un fondamentale cambiamento culturale volto a creare una società civile.”
Continua ...

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