venerdì 9 settembre 2011

I parlamentari si tagliano i tagli: salvo lo stipendio degli avvocati-onorevoli

Il Quirinale smentisce la Lega, polemica di Castelli con il Colle.

L'aula della camera
di Mario Ajello

ROMA - Anche la casta paga i sacrifici, ma solo la «casta romana» si rifiuta di farlo? La Lega, generalizzando, vorrebbe che fosse così: e il vice ministro Roberto Castelli si spinge ancora più in là. Prova a sbrecciare l’immagine del Colle, comesimbolo addirittura della «super-casta romana», ma deve fare precipitosamente retromarcia. Perchè l’obiettivo polemico è sbagliato. «I politici - attacca Castelli - hanno stabilito il taglio delle proprie indennità, pagano il contributo di solidarietà e hanno messo il limite al cumulo con lo svolgimento della libera professione, dopo aver decurtato già a inizio anno i propri emolumenti». Benissimo. «Ma c’è una super casta romana - incalza l’esponente del partito di Bossi - che non se ne vuole dare per inteso e vuole mantenere tutti i propri privilegi». Cita il maxi emendamento del governo, il senatore Castelli, e sostiene che lì «si può trovare una disposizione che esonera dal taglio delle indennità prevista per tutti gli organi costituzionali i super boiardi della Corte Costituzionale e della presidenza della Repubblica. Mi rivolgo al presidente della Repubblica», affinchè intervenga a sanare questo che i leghisti considerano un terribile sconcio. Ma sconcio non è. Visto che fra gli emendamenti ce n’è uno che stabilisce il contributo di solidarietà per tutti i membri degli organi costituzionali e l’eccezione riguarda soltanto la Consulta. All’attacco dell’esponente leghista risponde subito il Quirinale con una nota. Vi si legge: «Si rileva non solo che il Quirinale è estraneo alla formulazione della norma contenuta nel maxi-emendamento del governo di cui il senatore Castelli fa parte, ma anche che a tutto il personale della Presidenza della Repubblica già si applica il contributo di solidarietà a suo tempo introdotto per la pubblica amministrazione». Conclusione: «Naturalmente, ogni determinazione in materia può essere esplicitata dal governo; è ad esso che spetta dare chiarimenti e indicazioni in proposito». Righe a cui fa seguito a stretto giro di posta il pentimento di Castelli: «Mai detto che la norma sui super-boiardi sia stata ispirata dal Colle». Intanto, nella corsa fra le istituzioni a chi è più virtuosa, Palazzo Chigi partecipa per quanto riguarda il contributo di solidarietà, e ha tenuto più volte a fare sapere, in queste settimane, che «i nostri dirigenti si sono già assoggettati al contributo di solidarietà dal primo gennaio 2011».

Continua ...

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