Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 9 settembre 2011
Italia: Berlusconi come capobanda, a Lavitola disse di non tornare
ROMA - «Resta dove sei» dice al telefono il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Valter Lavitola, che lo chiama da Sofia allarmato: secondo l'Espresso, il premier in sostanza avverte il faccendiere di non tornare in Italia perché rischia di grosso guai giudiziari. È il 24 agosto ed è ormai nota da alcune ore l'inchiesta del settimanale Panorama – di proprietà di Berlusconi – che ha svelato le carte della procura di Napoli sul presunto ricatto contro il presidente del Consiglio organizzato, secondo i pm, da Lavitola e dall'imprenditore Giampaolo Tarantini. Lavitola, secondo quanto rivela l'Espresso, appare terrorizzato, oltre che imbarazzato con Berlusconi perché i pubblici ministeri sono stati in grado di captare le loro telefonate nonostante lui abbia fatto ricorso a utenze panamensi. «Te lo avevo detto che ci avrebbero intercettati» osserva il premier. E il faccendiere gli chiede consiglio: «Che devo fare? Torno e chiarisco tutto?». «Resta dove sei» è la risposta. Inevitabile che anche di questo chiederà conto martedì prossimo il procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore, nell'incontro in programma a palazzo Chigi per sentire il capo del governo come persona informata sui fatti. Berlusconi dovrà essere solo e non potrà essere assistito da avvocati, non essendo indagato.
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