I numeri al centro della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, che si celebra ogni anno il 10 settembre. In molte nazioni industrializzate, il suicidio arriva a essere la seconda o la terza causa di morte tra gli adolescenti e i giovani adulti
Ogni anno in Italia si contano circa 4 mila suicidi, come se ogni 12 mesi scomparisse un piccolo Paese. L'Organizzazione mondiale della sanità stima che a livello globale il tasso di mortalità per suicidio sia pari a 14,5 ogni 100 mila abitanti: un milione di vite perse l'anno, 2 al minuto. Tanto che, in molte nazioni industrializzate, il suicidio arriva a essere la seconda o la terza causa di morte tra gli adolescenti e i giovani adulti. Questi i numeri drammatici al centro della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, che si celebra ogni anno il 10 settembre. L'iniziativa, promossa dalla Iasp (International Association for Suicide Prevention) e co-sponsorizzata dall'Oms, sarà ospitata l'8 e il 9 settembre all'ospedale Sant'Andrea di Roma.
I dati emersi da studi internazionali - riferisce una nota targata azienda ospedaliera S.Andrea, università Sapienza e Regione Lazio - evidenziano il fatto che il comportamento suicidario è un fenomeno complesso e solitamente una sola causa non è sufficiente a spiegare un atto suicidario. Anche di questo si parlerà durante la 'due giorni' nella Capitale, organizzata dal Servizio per la prevenzione del suicidio dell'ospedale S.Andrea, diretto da Maurizio Pompili, referente italiano della Iasp, sotto l'egida di Paolo Girardi, responsabile dell'Unità ospedaliera complessa di psichiatria e del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura.
Il tema principale per il 2011 sarà 'La Prevenzione del suicidio nelle societa' multiculturalì, che verrà affrontato con diverse chiavi di lettura: sviluppare globalmente la consapevolezza che il suicidio è una delle cause di morte che più di ogni altra può essere prevenuta; descrivere l'organizzazione a livello politico e i punti chiave per una strategia preventiva del suicidio, tenendo conto di una linea guida a livello nazionale; evidenziare da un punto di vista pragmatico i numerosi programmi di prevenzione sottolineando le linee guida politiche, le possibili fonti di finanziamento, i risultati delle ricerche e le attività collocate localmente nei vari strati della comunità. Al convegno parteciperanno tra gli altri l'attrice e scrittrice Maria Evelina Nazzari, figlia dell'attore Amedeo, che farà interpretare parte del suo romanzo 'Corda Tesa', e l'oncoematologa Kathrin Aprile von Hohenstaufen Puoti con la relazione 'Aspetti emozionali della malattia oncologica'.
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