In merito alla nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, AgoraVox (che non è un'agenzia di stampa) vuole precisare che sarebbe bastata una più attenta lettura per notare che non si fa mai riferimento ad un'ipotesi sollevata dall'Ambasciata statunitense ma, piuttosto, al servizio del Tg3 del 21 giugno 2003. Tant'è vero che, nel cablogramma citato, viene riportata direttamente dall'Ambasciatore USA dell'epoca Mel Sembler (e classificata dal diplomatico americano Thomas Countryman) la tesi contenuta nel suddetto servizio, secondo la quale il Governo degli Stati Uniti sarebbe stato "coinvolto" ("involved") nella vicendo Ustica e nell'attività di occultamento della verità ("cover up").
La prova di tale coinvolgimento sarebbe da ricercare nell'attività di spionaggio operata a danno dell'allora Presidente del Consiglio Giuliano Amato e del suo Ministro della DIfesa Salvatore Andò.
L'articolo pubblicato in data 05/09/2011 riportava chiaramente come la tesi del coinvolgimento USA fosse attribuile al servizio del Tg3, mai smentito, e comunicata attraverso il dispaccio diplomatico dall'allora Ambasciatore USA Sembler al Dipartimento di Stato americano, come si evince dalla lettura della frase completa e non solo dallo spezzone riportato dalla nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A sostegno di tale ipotesi vi sarebbe, inolte, la richiesta urgente ed esplicita, da parte dello stesso Ambasciatore, del testo dell'intercettazione.
Per correttezza abbiamo contattato l'on. Carlo Giovanardi e chiesto delucidazioni in merito alla vicenda ed al suo colloquio con Countryman avvenuto il 10/07/2003, il cui contenuto è riportato nel secondo cablogramma da noi citato. Il Sottosegretario ha risposto negando di aver mai conosciuto il funzionario americano, o comunque di "non ricordare nulla" dell'evento.
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