lunedì 14 novembre 2011

La Gran Bretagna non esclude interventi militari in Iran

La Gran Bretagna non esclude interventi militari in Iran

BRUXELLES – Mentre l’Italia e la Grecia stanno vivendo un momento difficile di politica interna e gestione economica del Paese, il mondo si interroga sul programma nucleare che L’Iran ha rivendicato e sugli effetti di questa nuova provocazione. Tante sono state le reazioni da parte delle potenze mondiali, si va da quelle più pacate a quelle più risolute. In particolare la Gran Bretagna attraverso le parole del ministro degli Esteri William Hague fa sapere che si dovrà escludere "nessuna opzione" compresa quella militare. Il ministro britannico al suo arrivo al consiglio esteri della Ue ha infatti dichiarato:"Non facciamo appello ad un'opzione militare né la auspichiamo, ma tutte le opzioni devono restare sul tavolo". Anche se ha precisato : “Noi non lo prevediamo in questo momento”. Ma se la Gran Bretagna è risoluta in una reazione immediata ed un monitoraggio costante, la Germania è assolutamente contraria a considerare la possibilità di un’azione militare in Iran e lo ha ribadito tramite il capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle che ha affermato: "Se l'Iran rifiuta di cooperare con l'Aiea, Agenzia Nucleare dell'Onu, saranno inevitabili sanzioni più severe, ma noi non partecipiamo alla discussione su un intervento militare”. Dello stesso avviso è anche il ministro degli esteri del Lussemburgo Jean Asselborn in quanto: “Le conseguenze di un intervento militare contro l'Iran sarebbero devastanti''. Per Asselborn, la strada da seguire è quella delle sanzioni, anche però questa opzione è lastricata di nodi, infatti Pechino e Mosca si oppongono. Insomma una voce corale per il momento è ancora lontana, e qualunque saranno le decisioni che le potenze prenderanno l'augurio è che l’obiettivo per tutti sia quello di scongiurare il nucleare ed evitare conflitti.

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