lunedì 14 novembre 2011

Quei soldi per l’Aquila rimasti sulla carta

Raccolto un milione dai cantanti italiani per i terremotati d’Abruzzo. Ma non si spende

La storia è tipicamente italiana, e non è certo l’ultima del genere. Ma visto che riguarda un avvenimento terribile come il terremoto in Abruzzo, vale la pena di fissarla nella mente. Ne parla Repubblica:

Quando uscì Domani 21.4.2009 fece sensazione: la versione italiana di We are the world, 56 grandi cantanti italiani, come Negramaro, Claudio Baglioni, Samuele Bersani, Jovanotti, Tiziano Ferro, Laura Pausini, Zucchero, che si ritrovavano per una canzone a favore dei terremotati d’Abruzzo. Un successo, 520mila copie vendute e circa 1,2 milioni di euro raccolti per la ricostruzione del Conservatorio e del Teatro Stabile dell’Aquila. Ora si scopre che quei soldi non sono stati per nulla spesi: «Sono tuttora su un conto corrente e nessuno li ha toccati – dice Mauro Pagani, il musicista che chiamò a raccolta i colleghi e che ha scritto la canzone – non essendo partito niente all’Aquila non si può certo ricostruirne solo il teatro e il conservatorio ». Pagani lo rivela a Sanremo, ospite del Club Tenco, dove ha ricevuto il premio per l’operatore culturale (in oltre 40 anni di carriera ha lavorato tra gli altri con Pfm, Ligabue, De Andrè).

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http://www.giornalettismo.com/archives/167945/quei-soldi-per-laquila-rimasti-sulla-carta/

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