lunedì 14 novembre 2011

“Non ho nemmeno i soldi per il caffé e i giornali”

L’ex ministro Galan ci racconta che senza governo si sta male. Soprattutto se ci stavi dentro

Prima sacrificato sull’altare dell’alleanza con la Lega in Veneto, poi a fare le veci di Zaia all’agricoltura prima di prendere il posto di Bondi alla Cultura. Giancarlo Galan, il tappabuchi del governo Berlusconi, oggi però è disoccupato. Perché non essendo onorevole, una volta terminato il mandato di ministro non avrà altri redditi. E allora eccolo sfogarsi per la situazione con Mattia Feltri della Stampa:

Ministro Galan, lei non è nemmeno parlamentare. Come si sta da di soccupati? «Non me lo dica… Stamattina ho chiesto a mia moglie un soldo. Le ho detto, amore, è per il caffè, i giornali…». Gliel’ha dato? «Sì. Però mi ha detto che devo mettermi a fare qualcosa». Lei, così esuberante, come mai questa vocina? «Ma perché sono amareggiato, avvilito, indignato… ». Indignato? «Con quelli che nella vita non hanno mai fatto niente di buono e ci trattano peggio dei delinquenti. Urlano, sputano, tirano monetine. Lo so che anche l’asino tira un calcio al leone ferito, ma non pensavo che gli asini fossero tanti. E dovrei fareungoverno con quelli?». N Non proprio con quelli. «All’incirca…Edopo aver sentito Franceschini alla Camera mi veniva voglia di rispondergli con un’allocuzione romana ormai così in voga anche fra noi al Nord, che ci lasciamo stuprare la lingua. E cioè:mavaff…».

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http://www.giornalettismo.com/archives/167953/non-ho-nemmeno-i-soldi-per-il-caffe-e-i-giornali/

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