martedì 18 marzo 2008

Il pannolino logora chi non ce l'ha

Migliaia di tonnellate intasano le discariche Indubbiamente pratici, non necessariamente economici, sicuramente indistruttibili. Sono i pannolini usa e getta che ogni giorno, dopo aver «blindato» il sederino dei nostri bebè, finiscono a migliaia nei cassonetti sotto casa e poi in discarica come rifiuto non recuperabile. Lì rimangono per anni, impermeabili allo scorrere del tempo oltre che alla pipì dei loro utilizzatori, occupando volume prezioso. Restringendo il campo ai bambini di tre Comuni di grandi dimensioni come Torino, Moncalieri e Rivoli, sfioriamo le 7 mila tonnellate l’anno di pannolini in discarica (numeri che moltiplicano se allarghiamo il discorso agli anziani). Un’altra ricaduta della civiltà dei consumi, mai considerata quando si dibatte di riduzione dei rifiuti alla fonte.Ora qualcosa si muove. La Provincia di Torino, in collaborazione con i Comuni di Chieri e Beinasco e sulla falsariga del progetto-pilota già avviato a Reggio Emilia, sta trattando con la Coop per immettere nella grande distribuzione i pannolini riutilizzabili. La premessa, doverosa per evitare l’insorgere di legioni di mamme, è che non si tratta dei vecchi e mai rimpianti pannolini in stoffa del tempo andato: quelli lavati dalle nostre nonne, per di più a mano, dopo ogni «deposito» da parte del bebè. L’iniziativa rimanda ad un prodotto innovativo, per ora disponibile nel circuito del mercato equo-solidale, composto da un apposito kit. Il segreto dell’«eco-pannolino» è la presenza di un foglio di cellulosa che si può buttare dopo l’uso, anche nel water, mentre il resto dell’involucro può essere lavato in lavatrice a 90 gradi. Il kit costa più dei normali pannolini usa e getta ma dura di più. Continua ... http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=93&ID_articolo=125&ID_sezione=&sezione=Il%20Conte%20Verde

Nessun commento:

Posta un commento