martedì 1 marzo 2011

Le bambine e i bambini prostituti scovati dalla "007" della Ong Trafcord

Duean Wongsa indaga sulla sorte degli ultimi anelli della lunga catena di sfruttamenti dei corpi umani, a tutti i fini "commerciali", quando ogni prevenzione o assistenza non è bastata a salvare minori a rischio di compravendita. L'uso dell'elettroshock per chi si ribella.L'infiltrato nei postriboli

di RAIMONDO BULTRINI
CHIANG MAI - Un'avvocatessa poco più che trentenne è la figura chiave di una delle Organizzazioni non governative più importanti che operano nel mondo sommerso dei traffici umani in Sud Est Asia, la Trafcord 1. Si chiama Duean Wongsa e potrebbe apparire sulle copertine di una rivista di moda, se non fosse per la natura segreta del suo incarico: cercare le giovani vittime di uno dei business più redditizi e infami del mondo.
L'indagine di Duean. Che inizia ad indagare sulla sorte degli ultimi anelli di una lunga catena di sfruttamenti dei corpi umani, a tutti i fini "commerciali", quando ogni forma di prevenzione o assistenza delle altre Ong o dei governi non è bastata a salvare bambini e bambine a rischio di compravendita 2. Ovvero quando le vittime - quelle non consenzienti e i minorenni - sono già finite nei bordelli, nei go go bar, o nei massage parlour, dove le ragazze sono sedute con un numero appuntato al petto, dietro ad un vetro trasparente come i pesci di un acquario. Altre sono rinchiuse invece dentro stanze d'albergo dove thai e stranieri approfittano per qualche decine di dollari di qualsiasi "merce", siano essi maschi o femmine di 10, 11, 13, 16 anni.
Continua ...

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