Parla il garante: “Il Presidente del Consiglio penserebbe al suo privato”
Un vero siluro sul decreto Milleproroghe, oltre a quello che ha già sparato dal Quirinale il capo dello Stato Giorgio Napolitano, l’ha tirato in questi minuti il garante della Concorrenza e delMercato, l’Antitrust, che ha tirato in ballo un concetto un po’ desueto, ma di cui ogni tanto si sente la mancanza: il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio.
SILVIO HA UN CONFLITTO DI INTERESSI – Ilcomunicato del garante parla chiaro: se sarà il premier a decidere il regime della proroga al divieto delle concentrazioni editoriali, il problema ci sarà, e grosso.
Attribuire al Presidente del Consiglio il potere di prorogare o no il divieto di incroci proprietari tra giornali e tv successivamente al 31 marzo 2011, come prevede il c.d decreto ‘milleproroghe’ è inopportuno. Lo scrive l’Antitrust, alla luce della disciplina sul conflitto d’interessi, in una segnalazione inviata al premier Silvio Berlusconi e ai Presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, auspicando che la disciplina del divieto di incroci sia sottratta alle competenze dell’attuale Presidente del Consiglio. Senza una modifica in questa direzione della norma, l’adozione o la mancata adozione dell’atto di proroga, anche senza integrare automaticamente una fattispecie di conflitto di interessi, dovranno essere valutati dall’Antitrust, per verificare l’incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del Presidente del Consiglio e il danno per l’interesse pubblico.
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