Ancora poco chiara la dinamica del plico consegnato a via Teulada. Già arrivano le prime dichiarazioni di solidarietà.
Una busta contenente una lettera minatoria e dei proiettili è stata ritrovata a Via Teulada nel pomeriggio, destinatari MicheleSantoro, Marco Travaglio e Peter Gomez del Fatto Quotidiano. Già si fa sentire la solidarietà del mondo politico, mentre gli interessati dicono di non sapere nulla delle motivazioni di tale gesto.
MINACCE – La Digos è già al lavoro.
Una lettera con proiettili indirizzata a Michele Santoro, Marco Travaglio, Peter Gomez e Gianni Barbacetto e’ stata recapitata oggi alla sede Rai di via Teulada. Sulla vicenda indaga la Digos. “Non ne so niente e non mi hanno avvisato”, commenta all’ADNKRONOS Michele Santoro
Le forze politiche di opposizione, come il Partito Democratico, hanno già espresso la propria solidarietà ai giornalisti minacciati. Anche Articolo 21, network per la libertà di stampa, proclama la propria vicinanza.
Solidarietà del Partito democratico ai giornalisti Michele Santoro, Marco Travaglio, Gianni Barbacetto e Peter Gomez, oggetto oggi di una lettera minatoria contenente quattro proiettili. Ad esprimerla è stato il responsabile Sicurezza del partito Emanuele Fiano, che ha aggiunto: “Ci auguriamo che gli inquirenti possano chiarire la natura e l`origine di questa intimidazione, ma sappiamo comunque che ogni qualvolta, in una società moderna, i protagonisti dell`informazione, di qualsiasi segno siano le loro idee, sono vittime di minacce, si è di fronte ad un fatto molto grave che non può lasciare indifferente nessuno”.
‘Abbiamo appreso che Michele Santoro, Marco Travaglio, Gianni Barbacetto e Peter Gomez sono stati questa mattina i destinatari di una busta con alcuni proiettili. Ci sono tanti modi di imbavagliare l’informazione. Uno di questi sono le intimidazioni. Per questo chiediamo che l’episodio non sia sottovalutato e che venga espressa solidarieta’ a chi, come loro, cerca di illuminare a giorno fatti, temi e posizioni che, se non fosse per loro, sarebbero sostanzialmente oscurati. Anche per questo il 12 marzo, per l’articolo21 della Costituzione e per la liberta’ di informazione scenderemo in piazza’. Lo affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21.
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