Il segretario del Pd chiede chiarimenti su un incontro tra il premier e alcuni membri del consiglio di viale Mazzini. L'Idv incalza: "Ogni ingerenza politica è uno schiaffo alla democrazia". Scambio di battute tra il direttore del Tg1 e Briguglio (Fli): "Per i servigi resi al presidente Minzolini vale almeno quanto Scilipoti"
ROMA - "Girano strane notizie su cene fra Berlusconi e i consiglieri della Rai, che ci aspettiamo vengano smentite. In ogni caso ribadiamo il nostro punto di principio: la Rai è un'azienda e, in attesa di una riforma che finalmente la consideri tale come noi abbiamo proposto, deve ragionare come un'azienda". A dirlo in una nota è il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. "All'Autorità Garante della Comunicazione spetta il compito dirimente di garantire che non sia offeso il pluralismo. All'azienda Rai spetta preservare i suoi punti di forza e proporne dei nuovi, come farebbe qualsiasi azienda normale, cautelandosi dal rischio che un'azienda di servizio pubblico rimanga alla fine senza pubblico. E' solo su questi principi che noi giudicheremo quello che avverrà", sostiene Bersani.
A cominciare dalla richiesta di una corretta informazione sui referendum 1, le polemiche nel periodo che precede le nomine dei vertici della Rai sono senza fine. E quella che viene definita la "cena delle beffe", entra in campo anche l'Idv che chiede all'amministrazione della tv di Stato di "mostrare indipendenza e distinguersi per imparzialità". "Il presidente del Consiglio banchetta, letteralmente, con l'azienda pubblica: sarebbe un fatto gravissimo che però non sorprenderebbe nessuno, visto che il premier ricopre volentieri il ruolo del mecenate in cerca di sponsor.
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