Per la bimba che il primo settembre del 2004 aveva quattro anni, segnalazioni dall'Italia e dall'estero, che si sono poi rivelate false. Oggi sul banco degli imputati ci sono Jessica Pulizzi, sorellastra della vittima e il suo ex fidanzato. La mamma, Piera Maggio, non si dà pace e continua la sua ricerca. Anche il sindaco di Mazara del Vallo ricorda quel giorno: "Mai abbandonare la speranza"
di MARA SARUGGIA
C'era il mercato rionale a Mazara del Vallo, quel primo settembre del 2004. Denise Pipitone aveva quattro anni. Giocava davanti casa sua, in via Domenico La Bruna, insieme ai cuginetti, mentre la mamma seguiva un corso di informatica e la nonna cucinava. Erano le 12, quando la nonna l'aveva chiamata, ma della piccola non c'era traccia.
Denise spariva così, senza lasciare traccia. A nulla sono serviti gli appelli, gli interrogatori, le intercettazioni, le apparizioni in tv che si sono susseguiti nel corso del tempo. La mamma della piccola, Piera Maggio ha continuato la sua ricerca imperterrita, in Italia e all'estero e non si è mai scoraggiata. Ma oggi la verità è ancora da accertare.
Tanti i colpi di scena durante le indagini. Il primo: la paternità della bambina. Solo dopo il rapimento infatti si è scoperto che Denise non era figlia del marito, oggi ex di Piera, Tony Pipitone, ma di Pietro Pulizzi.
Una vicenda piena di lati oscuri. Per il rapimento è in corso un processo che vede sul banco degli imputati Jessica Pulizzi, sorellastra della vittima, e il suo ex fidanzato, Gaspare Ghaleb. Negli anni si sono susseguite segnalazioni dall'Italia e dall'estero, tutte infondate. All'inizio è stata battuta la pista rom, quella della vendetta familiare, i riti satanici occulti. Dopo sei mesi dalla scomparsa, una guardia giurata ha mostrato un video girato davanti una banca di Milano: era convinto che la bimba ripresa fosse Denise. Anche i Ris dei carabinieri dichiararono alta la probabilità che si trattasse proprio della piccola, soprattutto per il graffio sotto l'occhio sinistro. Ma anche di lei si persero le tracce.
Nel maggio 2005 la prima svolta investigativa: la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, venne iscritta nel registro degli indagati. Aveva solo 17 anni e a tradirla, secondo gli investigatori, c'era stata una frase registrata da alcune cimici, mentre aspettava di essere ascoltata dalla questura: "Io a casa ci 'a purtai", diceva la ragazza alla madre che la interrogava su dove fosse stata il primo settembre. L'anno scorso il rinvio a giudizio per la ragazza e l'ex fidanzato, ma il processo è ancora in pieno svolgimento.
Da chiarire anche il ruolo di Anna Corona, ex moglie del padre naturale di Denise, Piero Pulizzi e madre di Jessica e di Giuseppe D'Assaro, ex marito della donna, che avrebbe ammesso, durante il controesame in aula, "dopo il rapimento fu portata al ristorante 'Lo squalo' di Mazara e poi a Palermo. A dirmelo fu la mia ex moglie, al ristorante (che cessò l'attività nel 2008 ndr) la bambina rimase fino all'indomani".
Oggi Denise avrebbe quasi 11 anni. Mamma Piera non si è mai rassegnata e continua a respingere l'idea di una possibile chiusura delle indagini da parte della procura di Marsala. "Per me dal giorno della scomparsa è sempre il primo settembre. Amo Denise più della mia vita e mai nessuno riuscirà a dividerci". Parla con il cuore affranto, Piera, mentre annuncia per domani il lancio sul suo sito cerchiamodenise.it della proposta ai genitori di tutta Europa di minori scomparsi o violati di costituire un comitato europeo che si possa occupare anche delle ricerca dei bambini. "I bambini scomparsi vanno ricordati tutto l'anno e non solo in concomitanza con date particolari come quelle dei rapimenti".
Un pensiero a Denise lo ha rivolto anche il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, che ha detto: "Dopo sette anni ancora non si hanno notizie della piccola. Nonostante la ragione porti a pensare al peggio, non bisogna mai abbandonare la speranza di un ritorno della nostra piccola concittadina alla vita di ogni giorno, tra le vie di Mazara, tra la nostra gente, e soprattutto vicino alla sua famiglia ed in particolare alla mamma Piera alla quale rinnoviamo i sentimenti di vicinanza e solidarietà". Domani sera, giovedì primo settembre, in programma alle ore 21 nella piazza Mokarta il concerto "Musiche e suoni per la pace": l'evento sarà dedicato a Denise.
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