giovedì 20 marzo 2008

Erice - Stato di calamità per l'acqua

La giunta municipale di Erice ha chiesto l’intervento della Regione Siciliana per far fronte ai problemi di natura igienico-sanitaria che scaturiscono dalla rete idrica fatiscente La giunta municipale di Erice ha chiesto alla Presidenza della Regione il riconoscimento dello stato di calamità di natura igienico sanitaria per scarsa dotazione idrica. Nella delibera si legge che lo stato di calamità è da “imputare alla criticità della rete idrica principale, secondaria e di distribuzione che versa in condizioni di assoluta precarietà, per vetustà, tale da non consentire di poter sopperire con l'ordinaria manutenzione necessitando per contro di interventi straordinari risolutori radicali”. Con queste motivazioni, suffragate da dati e riscontri tecnici, la giunta ericina ha approvato la richiesta di stato di calamità. Il sindaco Tranchida ha tenuto a precisare come il Comune vanti dall’Eas un creduto di oltre un milione di euro nei confronti dell’Eas per la manutenzione ordinaria. L'ottenimento dello “Stato di emergenza idrica”, potrebbe consentire al Comune di Erice di raggiungere due obiettivi. Innanzitutto, nell’immediato, l’auspicato stanziamento finanziario straordinario in favore dell’EAS per gli interventi di manutenzione ordinaria. Si contano oltre 50 guasti in tutto il territorio, con conseguente perdita di acqua e contestuali disfunzioni al sistema idraulico e di distribuzione. Insomma, la rete idrica ericina è un autentico colabrodo, con altissime percentuali di perdita d’acqua. Ed il riconoscimento dello stato di calamità dovrebbe dare un canale preferenziale al comune della vetta per l’ottenimento dei finanziamenti necessari per realizzare la nuova rete idrica. Mario Torrente http://www.telesud3.com/news/show_news.php?uid=3288

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