giovedì 20 marzo 2008

TIBET: PAPA E DALAI LAMA, APPELLI AL DIALOGO

ROMA - Papa Benedetto XVI ha espresso "tristezza e dolore di fronte alla sofferenza di tante persone" in Tibet ed ha auspicato che venga scelta la strada del dialogo. "Con la violenza i problemi si aggravano", ha detto. "Con la violenza - ha ammonito - non si risolvono i problemi, ma solo si aggravano". "Vi invito - ha continuato - ad unirvi a me nella preghiera. Chiediamo a Dio onnipotente, fonte di luce , che illumini le menti di tutti e dia a ciascuno il coraggio di scegliere la via del dialogo e della tolleranza".Mentre il governo cinese afferma che a Lhasa la situazione sta tornando alla normalità, notizie di manifestazioni di monaci e civili tibetani svoltesi nei giorni scorsi continuano ad arrivare dalle zone della Cina con una maggioranza di popolazione tibetana. Dal suo esilio di Dharamsala, nel nord dell'India, il Dalai Lama ha proposto di riprendere il dialogo con Pechino, sospeso da quasi due anni. "Dobbiamo renderci conto che dobbiamo vivere fianco a fianco, dobbiamo parlarci", ha dichiarato il portavoce del leader tibetano, Tenzin Takhla. Il Dalai Lama ha ricevuto oggi i leader del Tibetan Youth Congress (Tyc) e di altri gruppi politici che reclamano l'indipendenza per invitarli a mettere fino all'uso della violenza. Sia la regione Autonoma del Tibet che le altre Prefetture Tibetane rimangono chiuse ai giornalisti e a tutti gli osservatori stranieri. In un comunicato diffuso oggi, il gruppo umanitario Human Rights Watch (Hrw) ha chiesto al governo di Pechino di "permettere immediatamente" a osservatori indipendenti di accedere ai numerosi tibetani arrestati nei giorni scorsi, il cui numero rimane ignoto.YOUTUBE, DIMOSTRANTI ISSANO LA BANDIERA DEL TIBET Come a Iwojima, una bandiera potrebbero diventare un simbolo anche per i tibetani: in un breve filmato di un minuto e mezzo che tutti - tranne i cinesi - possono vedere su Youtube si vede un gruppo di manifestanti che ammainano la bandiera cinese e la sostituiscono con quella rossa e blu del Tibet. Le immagini sono state riprese da un reporter dalla rete televisiva Ctv in una località di cui non viene precisato il nome della provincia cinese del Gansu, al confine con il Tibet e abitata da tibetani. Si vedono monaci e gente comune correre verso una scuola mentre sopraggiunge anche un folto gruppo di cavalieri, probabilmente dei nomadi. La gente si accalca davanti al modesto edificio in uno spiazzo polveroso. Viene ammainata e strappata la bandiera rossa cinese e al suo posto è innalzata quella tibetana. Prima, spiega la Ctv, i manifestanti avevano cercato di marciare su un ufficio governativo della città, ma erano stati respinti dalla polizia, che aveva fatto uso di gas lacrimogeni. Nel filmato si vede anche gente in fuga e una persona sanguinante, evidentemente ferita negli scontri. Una fotografia con un manipolo di soldati americani che innalzava la bandiera a stelle e strisce sul più alto punto dell'isola giapponese di Iwojima, nel mezzo di una delle più cruente battaglie della seconda guerra mondiale, è divenuta un potente strumento di propaganda per gli Stati Uniti ed è stata di recente al centro di un film di grande successo. http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_20725109.html

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