mercoledì 23 febbraio 2011

Nervi fragili e "praticamente folle" Gli inglesi e la psiche di Gheddafi

Fin dalla sua ascesa al potere, con il colpo di Stato del 1969, il "rais" di Tripoli è stato studiato dai servizi segreti di mezzo mondo. Dalle carte dei Nationa Archives di Kew Gardens esce il ritratto di una persona seriamente disturbata di mente

di ATTILIO BOLZONI
Questo articolo di Attilio Bolzoni, basato sulle ricerche di Mario J. Cereghino nei National Archives inglesi, è uscito su Repubblica il 25 gennaio 2009. Riguarda la preoccupazione di Londra sulla salute mentale di Gheddafi.
Per anni si sono chiesti se fosse pazzo. Tutti a indagare sulla sua psiche, le sue sfuriate improvvise, paranoie e malinconie. Alla salute mentale del rais di Tripoli, le spie di Sua Maestà dedicano summit e una valanga di rapporti segreti. Il colpo di Stato del primo settembre 1969 li coglie di sorpresa; non riescono a capire chi sia veramente lui, il colonnello Muammar Gheddafi, il nuovo leader libico; le informazioni sicure sono scarse: non ha ancora trent'anni, viene dalle sabbie della Sirte, il suo idolo è il presidente egiziano Nasser. Dagli scaffali dei National Archives di Kew Gardens - a pochi chilometri da Londra - riaffiorano le schede e le informative del Foreign and Commonwealth Office su uno dei personaggi più controversi del Ventesimo secolo. Sono dossier "secret" e "confidential", molti dei quali resi pubblici fra il 2002 e il 2007.
La figura misteriosa a capo del Consiglio Rivoluzionario della Libia è ossessivamente controllata dalle legazioni britanniche sparse fra Rabat e Bagdad, studiata, analizzata, sviscerata in ogni dettaglio. Tutte le notizie che gli inglesi raccolgono fra l'autunno del '69 e la primavera del '72 riflettono un'ansia crescente per la "follia" di Gheddafi, data per certa da innumerevoli fonti.
Continua ...

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