mercoledì 23 febbraio 2011

Berlusconi attacca il Parlamento "Ero più potente da imprenditore"

ROMA - "Il nostro assetto istituzionale dà al Governo solo il nome e l'immagine del potere. Ma chi occupa la Presidenza del Consiglio non ha alcun potere". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervenendo agli Stati Generali di Roma Capitale. "Da imprenditore invece avevo dei poteri: potevo assumere, licenziare, anche se non ho mai licenziato nessuno", ha proseguito dal palco del Palazzo dei Congressi. "Quando leggo di alcuni ottimi editorialisti che ci rimproverano di non aver fatto le riforme - ha detto il premier - mi viene una gran voglia di raccontare il perché. Il nostro governo come tutti i governi precedenti è dentro quell' assetto istituzionale che i nostri padri costituenti giustamente pensosi sul non rendere possibile un regime dittatoriale, spartirono il potere fra il Presidente della Repubblica, il Parlamento e la Corte costituzionale. Al Governo rimane soltanto il nome e la figura, l'immagine del potere".
Poi ha incalzato. Toccando ogni tema a partire dalla crisi in Libia. "Spero non prevalga il fondamentalismo islamico. Per tutta la notte siamo stati in contatto con i leader europei e americani per monitorare la situazione in Libia e in altri paesi del nord Africa. Quello che è importante è che non ci siano violenze ma dobbiamo anche essere attenti a quello che accadrà dopo quando saranno cambiati questi regimi con cui noi trattiamo e che sono per noi importanti per la fornitura di energia".
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