giovedì 14 luglio 2011

Gli indignados, speranza dell’Europa



Secondo l’Economist sono “il movimento di protesta più onesto”: quanti successi otterranno ancora?
Gli indignados della Plaza del Sol “forse non sanno bene cosa vogliono, ma stanno iniziando ad ottenerlo”, dice l’Economist, che dedica una parte della sua sezione europea a descrivere l’evoluzione e le piccole conquiste che il movimento che è sceso in piazza in Spagna negli scorsi mesi – “toma la calle!”, dicono loro – è riuscito a portare a casa. Non è un caso, scrivono da Londra, che il candidato socialista per le presidenziali del prossimo anno, l’aspirante successore di Zapatero insomma, abbia promesso la riforma elettorale.
TOMA LA CALLE – Secondo l’Economist, questa è una vittoria degli indignados.
Dopo essere stato indicato come candidato alla corsa di primo ministro dal Partito Socialista al governo, Alfredo Perez Rubalcalba ha usato il suo discorso di accettazione per proporre la riforma elettorale. Il che potrebbe non sembrare granché. Ma che Rubalcalba proponga l’adozione del modello tedesco in Spagna, così da installare la rappresentanza proporzionale pur permettendo alle persone di scegliere i loro deputati locali, significa una concessione diretta al movimento che ha spontaneamente occupato le piazze a metà maggio, affermando che i politici “non li rappresentavano”.
Continua ...

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