Pochi i nuovi laureati, le previsioni per il 2021: mancherà un medico su due. Ogni anno si specializzano 5mila professionisti ma ne servirebbero quasi il doppio
di MICHELE BOCCIAddio a 140 reparti di medicina interna, a 67 di chirurgia generale e a 41 di ginecologia. Ma eccone 71 in più di radiologia. Nei prossimi dieci anni, in Italia andranno in pensione più medici di quelli che saranno specializzati dalle università. E per certe discipline negli ospedali sarà crisi. Che il saldo tra chi entra e chi esce sia negativo ormai è noto da tempo, sta scritto pure nel piano sanitario nazionale, ma una cosa è prendere in considerazione il totale dei camici bianchi che se ne vanno, un´altra è andare a vedere cosa succede nelle singole specializzazioni. Lo ha fatto il sindacato ospedaliero Anaao Assomed in una ricerca basata sui numeri del ministero della Salute, della Federazione degli ordini dei medici, delle università. Si parte dal dato più preoccupante: stiamo per entrare nella "gobba pensionistica": circa la metà degli ospedalieri italiani sono nati tra il 1950 e il ‘59 e acquisiranno i requisiti per la pensione tra il 2012 al 2021. L´anno con il maggior numero di uscite sarà il 2017, quando oltre 7mila medici chiuderanno i loro contratti. In tutto andranno via 61.300 persone e se ne specializzeranno 50mila. Di questi ultimi, però, non tutti andranno a lavorare in ospedale. In media, un 30 per cento di neospecializzati va a lavorare nel privato, si sposta all´estero o smette con la medicina. Entreranno così in 35mila, di cui circa 5mila faranno i medici di famiglia e non andranno in corsia.
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http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/reportage/2011/07/03/news/pi_radiologi_meno_pediatri_ecco_chi_sale_e_chi_scende_nelle_corsie_degli_ospedali-18581206/
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