MILANO - In guerra la prima a morire è la verità. E la seconda vittima è l'ambiente, si potrebbe chiosare la precedente sentenza di Eschilo. Tutti hanno ancora negli occhi le terribili immagini dei pozzi di petrolio in fiamme nel deserto del Kuwait, incendiati dai soldati iracheni di Saddam Hussein in ritirata nella prima guerra del Golfo nell'inverno del 1991. Oppure i gorilla di montagna uccisi e crocifissi dai bracconieri e dalla soldataglia dei signori della guerra in Ruanda e nel Congo occidentale.
DANNI - Danni all'ambiente che proseguono anche oggi con i conflitti armati, specialmente in Africa. Che sommati ai problemi climatici in una delle zone più a rischio del mondo, acuiscono le difficoltà di milioni di profughi in zone come il Darfur, la Somalia e il Sahara occidentale con il popolo saharui.
Nessun commento:
Posta un commento