martedì 27 dicembre 2011

Evasione fiscale, caccia al tesoro da 150 miliardi


I risultati della lotta contro i furbi del fisco attualmente aumentano il peso delle tasse. Andrebbe impedito per legge. All'esecutivo si chiede una maggiore trasparenza: l'Istat indichi il livello del fenomeno, imposta per imposta

di ALESSANDRO PENATI
IL RISANAMENTO delle finanze pubbliche italiane è un problema non solo di numeri, di saldi tra entrate e uscite, ma anche di credibilità. Un Btp è una promessa di pagamento dello Stato fra 10, 15, perfino 30 anni: se la promessa non è credibile, gli investitori non comprano. Ed è credibile solo se lo Stato si dimostra capace di far rispettare le proprie regole. Per questo, oltre che per questioni di equità, indispensabile nel momento in cui si chiedono sacrifici al Paese, oggi, abbattere l'evasione fiscale è una priorità assoluta.

L'elevato tasso di evasione è l'indice di quanto in basso sia caduto il livello di legalità in Italia. Ancora più preoccupante che venga quasi percepito, soprattutto all'estero, come un tratto endemico della nostra società, con un senso di indignata rassegnazione per uno Stato incapace di far rispettare le regole che sforna a getto continuo. Abbattere l'evasione è quindi la strada per elevare il senso di legalità, perché è anche il modo più efficace di combattere criminalità organizzata, corruzione, reati finanziari, affarismo, abusi. E ricostruire quindi la credibilità dello Stato.

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http://www.repubblica.it/economia/2011/12/27/news/caccia_evasione_fiscale-27247119/

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