venerdì 21 marzo 2008

Par condicio calpestata. Il conflitto di interessi paga bene Berlusconi

La campagna elettorale in atto viene “giocata” slealmente da parte dei maggiori media televisivi privati e pubblici. E’ quanto emerge dall’ultima denuncia dell’AGCOM sulle presenze dei partiti e dei maggiori candidati. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha, infatti, richiamato le emittenti radiotelevisive pubbliche e private al rispetto delle norme della “par condicio” e “all'immediato riequilibrio dell'informazione politica tra tutte le liste partecipanti alla campagna elettorale”.“Dal monitoraggio della prima settimana dell'ultima fase della campagna elettorale - spiega l'AGCOM - dopo la presentazione delle liste, particolarmente per quanto riguarda la presenza nei notiziari delle forze politiche, emergono dati di forte squilibrio sia tra le due forze politiche maggiori e il complesso delle altre sia nel rapporto tra queste ultime sia, anche, in una certa misura, tra il PDL e il PD a favore del primo”.E’ evidente che l’irrisolto conflitto di interessi, tutto a favore di Berlusconi, il Caudillo di Arcore, sta creando un grave deficit democratico proprio durante il momento più cruciale della competizione elettorale, quando si decidono gli orientamenti di quella parte di indecisi che potrebbero far cambiare l’ago della bilancia dei voti da una parte. Ormai, stando alle esperienze internazionali e alle analisi degli esperti in sondaggi e flussi elettorali, è proprio il sistema dei media radiotelevisivi che determina le scelte negli ultimi giorni dell’elettorato più indeciso. Non solo, ma sono sempre i media più penetranti che determinano anche le priorità degli argomenti, dei temi “più caldi e più sensibili”: vedi l’Alitalia, il precariato, le difficili condizioni di vita economica della maggior parte degli italiani, il deficit di sicurezza. Insomma, con le Tv in mano Berlusconi non solo riesce a spadroneggiare con la sua presenza sui temi politici, ma riesce anche ad imporre le sue parole d’ordine, diventando una sorta di “mattatore”, anche fuori dagli spazi dedicati alla campagna elettorale. Continua ... http://www.articolo21.info/notizia.php?id=6406

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