mercoledì 9 novembre 2011

Slitta il maxiemendamento, l'opposizione vuole fare in fretta

Slitta il maxiemendamento, l'opposizione vuole fare in fretta
ROMA - Ancora una volta il governo mostra tutte le sue crepe: il maxiemendamento alla legge di stabilità (quella che una volta era la legge finanziaria), che dovrebbe servire a rispettare le richieste che l'Unione europea ci ha fatto ancora non è pronto. Inizialmente doveva essere presentato alle 16 e doveva essere seguito da una riunione dei capigruppo per stabilire il calendario. Un calendario che l'opposizione ha chiesto sia velocissimo: approvazione entro venerdì al Senato e poi entro lunedì alla Camera. Ma non è ancora arrivato. Ora pare che verrà presentato alle 18.30, ma il fatto che i Ministri siano stati messi in allarme per un possibile Consiglio dei Ministri, fa pensare che questo maxiemendamento potrebbe slittare ancora, magari a domani. Il problema è che, al di là di alcune indiscrezioni (smentite, modificate e poi smentite ancora), nessuno ne conosce il contenuto, nè si sa se un contenuto ci sia. Una incertezza che deve essere cancellata, dato che da oggi sono arrivati gli ispettori della Ue per monitorare l'attività economica del governo. Intanto si moltiplicano le prese di posizione sul dopo: la Lega Nord e la maggior parte del Pdl vogliono le elezioni subito; l'Udc, il Pd e i radicali, insieme agli "scajolani", a Pisanu e ad una piccola minoranza del Pdl vogliono un governo tecnico. A favore delle elezioni anche l'Idv. Con questi numeri, appare difficile la creazione di un governo tecnico, a meno che non si parli di una maggioranza sui 320 voti, cioè di misura.

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