venerdì 20 dicembre 2013

Nuovo arresto per Lavitola. Teste: "Ricatto a Berlusconi, filmò incontri con escort"

Napoli - (Adnkronos/Ign) - L'ex direttore dell'Avanti arrestato venerdì mattina per tentata estorsione ai danni della società Impregilo. Negli atti spunta una testimonianza dell'imprenditore Capriotti: "A Panama procurò, come in Brasile, ragazze per l'ex presidente del Consiglio"
Napoli, 20 dic. - (Adnkronos/Ign) - Valter Lavitola avrebbe presentato escort all'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e filmato gli incontri sessuali. Lo avrebbe riferito, ai pm napoletani che indagano sugli appalti a Panama, l'imprenditore Angelo Capriotti in un verbale allegato agli atti dell'inchiesta che ha riportato in cella il faccendiere per una presunta tentata estorsione ai danni di Impregilo.
Capriotti, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Napoli e arrestato a marzo scorso all'aeroporto di Zurigo, avrebbe riferito di avere appreso dell'esistenza di questi video, e di altro materiale compromettente sul presidente di Panama Ricardo Martinelli, dall'ex direttore dell'Avanti. In particolare il 9 aprile scorso avrebbe riferito ai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock che, in occasione di un soggiorno a Panama del Cavaliere, Lavitola "aveva procurato, come avvenuto in Brasile, delle ragazze per il presidente del Consiglio Italiano":
Questa mattina Lavitola è stato nuovamente arrestato dalla Digos di Napoli in un'inchiesta sugli appalti a Panama e lunedì sarà interrogato nel carcere di Poggioreale. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip su richiesta della sezione Reati conto la pubblica amministrazione della Procura di Napoli. La vicenda riguarda la promessa da parte della società Impregilo di realizzare un ospedale a Panama in corrispettivo dell'attribuzione, da parte del governo panamense, dell'appalto per la realizzazione della metropolitana di Panama City, appalto poi attribuito a un'altra società non italiana, e la conseguente minaccia di ritorsioni di vario genere nei confronti dei responsabili della Impregilo per indurli a realizzare comunque l'ospedale.
La Procura ha ipotizzato anche il reato di corruzione internazionale, non condivisa dal gip che ha ritenuto sussistere l'ipotesi meno grave dell'istigazione alla corruzione, per la quale la richiesta di misura cautelare non è stata accolta. L'attività investigativa che ha portato all'emissione del provvedimento cautelare costituisce lo sviluppo di più ampie indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Napoli e condotte dalla Digos della Questura di Napoli, sulle attività di Valter Lavitola nel contesto di iniziative imprenditoriali poste in essere da alcune importanti aziende italiane al di fuori del territorio nazionale.

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