Scatta il divieto per la vendita delle sigarette nel pacchetto “da dieci”.
E’ da poco scattato il divieto per la vendita dei pacchetti di sigarette “da dieci”all’interno dei paesi dell’Unione Europea. Sarebbe questa la decisione presa dai rappresentanti permanenti degli Stati membri nel Consiglio Ue (Coreper), che con questo divieto impongono un nuovo giro di vite sul problema del fumo. La ragione che sta alla base di una decisione del genere è molto semplice: i pacchetti contenenti meno di 20sigarette attraggono inevitabilmente i giovani e i giovanissimi, dal momento che costano sicuramente meno rispetto ai normali pacchetti di sigarette da 20.
Proprio rivolta ai giovanissimi è inoltre la norma che vieta l’utilizzo di additivi e di aromi (come quelli alla menta o alla vaniglia) che possano rendere più gradevole il fumo. Tale divieto sarà però applicabile nel 2020, ovvero quattro anni dopo l’entrata in vigore della direttiva.
Secondo quanto riportato dal responsabile Ue alla Salute, Tonio Borg, e la relatrice del parlamento europeo, Linda McAvan, il nuovo divieto sarebbe peraltro meno severo rispetto a quello che avrebbe voluto la Commissione europea. Fra le altre modifiche, vi è anche quella relativa alle dimensioni delle avvertenze sanitarie contro il fumo che si trovano sui pacchetti di sigarette, che corrisponderanno al 65% e si troveranno sia sulla facciata che sulla parte posteriore dei pacchetti. Inoltre, nei pacchetti di sigarette dovranno necessariamente essere inserite delle immagini approvate dalla Commissione che mostrino quali sono gli effettivi danni che il fumo provoca. Qualora i Paesi membri volessero adottare misure più rigide, potranno infine introdurre i cosiddetti pacchetti “neutri”, ovvero quelli senza marchio.
Per quanto concerne il dibattuto argomento delle sigarette elettroniche, la normativa lascia agli Stati Membri la scelta se considerare tali prodotti come delle medicine, oppure come dei derivati dal tabacco.
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